C’era molta attesa in città per l’ arrivo di Luca Bianchini. La Feltrinelli point era strapiena e, quando lo scrittore ha fatto il suo ingresso, è stato un tripudio di applausi. L’entusiasmo di Luca ha contagiato tutti. A dialogare con lui, il giornalista Salvatore Vetrugno che ha ” motivato” la chiacchierata con spunti intelligenti. Più che una presentazione, è stato un vero evento. Soprattutto, quando lo scrittore ha spiegato il perché della scelta del titolo. Infatti, il titolo originale del libro, era: ” 1987″ , l’ anno in cui è ambientato. Poi, mentre faceva un po’ di presentazioni, gli tornava sempre in mente una canzone molto nota in quegli anni: ” Noi ragazzi di oggi” . Ed ecco che la Feltrinelli si trasforma, musica a tutto volume e le persone che cantavano e ” quasi” ballavano. Solo pochissimi, per ragioni anagrafiche, non conoscevano il motivo. ” Nessuno come noi” , è un detto proprio di tutte le generazioni, perché ogni generazione ritiene di essere migliore delle precedenti. Il mondo è cambiato, tante cose sono diverse, ma, in effetti, tutto è come prima. Nell’ adolescenza si è felici o infelici, senza una via di mezzo. Gli amori sono un po’ confusi, ma, realmente, la sofferenza dura meno. Oggi, abbiamo il cellulare, la possibilità di controllare chi è on-line. Negli anni ottanta, si scrivevano i diari, annotando anche le cose più semplici, banali. Ed è proprio dal ritrovamento del suo diario del liceo, che nasce l’ idea del romanzo. Si è parlato anche della vera amicizia, quella che, anche se non ci si sente per anni, ci si ritrova ed è tutto come sempre. Luca Bianchini tiene delle conferenze in scuole superiori, proprio per confrontarsi con le nuove generazioni. Una presentazione veramente originale e uno scrittore, un uomo che è riuscito a coinvolgere tutti. Alla fine, si è, simpaticamente, trattenuto con i presenti per firmare le copie del libro, per foto, selfie e interviste. Anna Consales
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