LA FIALS SULLE LISTE D’ATTESA AL PALO: L’ASL DI BRINDISI HA IN CASSA (FERMI!) 3MILIONI PER ABBATTERLE!

Oltre sei mesi per una tac, il sistema di prenotazioni in affanno e pazienti abbandonati a loro stessi. Erano 20.000 le prestazioni da recuperare solo per il 2020 e non abbiamo contezza precisa dello stallo del 2021.

Da ormai un anno l’Asl di Brindisi ha in cassa 3 milioni di euro, stanziati dalla Regione Puglia, utili ad abbattere proprio le liste d’attesa. Non ci risulta li abbiano toccati, come non ci risulta siano stati abbattuti i tempi in cui è possibile prenotare un esame. Eppure i lavoratori, adeguatamente retribuiti, sono disponibili a spendere ulteriori energie per una causa così nobile come la prevenzione e lo screening della popolazione.

E qualora le liste d’attesa ferme per il Covid siano state recuperate, vorremmo sapere con quali soldi sono stati pagati i medici e i professionisti sanitari (quei 3 milioni proprio a questo servivano)? Vorremmo avere anche il numero totale di prestazioni specialistiche, screening e ricoveri ospedalieri recuperati entro il 31/12/2021. Abbiamo il sospetto che si tratti di un numero esiguo, per essere ottimisti. E a pagare questo prezzo carissimo sono i cittadini.  

Giuseppe Carbone, Segretario Nazionale Fials: “Le aziende sono intasate, le patologie che hanno pagato un prezzo carissimo per lo stop dovuto all’emergenza Covid sono moltissime. Non si può lasciare la gente senza assistenza, bisogna continuare a rimboccarsi le maniche e rispondere celermente alle esigenze dell’utenza. Dove sono finiti questi soldi? Cosa aspetta l’Asl di Brindisi a dare risposte alla popolazione? Noi quelle risposte ora le pretendiamo e siamo disponibili a collaborare per il bene comune”. 

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