La nota carenza di personale di Polizia Locale a Brindisi e la conseguente assenza di una costante
vigilanza del territorio contribuisce allo stato di abbandono e di degrado di molti quartieri.
Tanto premesso, dopo anni di attesa, finalmente si è traguardato l’obiettivo di incrementare
l’organico di Polizia locale con l’emanazione di un bando di concorso pubblico.
Tanti giovani brindisini attendevano la pubblicazione del bando per poter avere l’opportunità di
accedere ad un impiego stabile nella pubblica amministrazione.
Purtroppo l’Amministrazione ha emanato un bando di concorso per l’ assunzione di 15 agenti di
Polizia Locale da cui emergono alcune evidenti illegittimità tra i requisiti richiesti per la
partecipazione tra cui:
- il limite minimo di altezza che, com’è noto, non risulta essere più previsto quale requisito di
partecipazione ai concorsi pubblici, come disposto dal DPR 207 del 17/12/2015.
La giurisprudenza si era già pronunciata nel merito sancendo che è illegittima la clausola del
bando a posti di vigile urbano che preveda quale requisito di accesso un’altezza minima
(Consiglio di Stato n. 5071/2000).
Peraltro, l’art. 87 del Regolamento degli Uffici e Servizi del Comune di Brindisi, con
specifico riferimento alle procedure di reclutamento degli agenti di Polizia Locale, stabilisce
già i requisiti di natura fisica per l’accesso al ruolo; - risulta del tutto arbitraria ed in contrasto con le previsioni regolamentari, la circostanza che
sia prevista una certificazione medica per l’attività sportiva agonistica per l’ atletica leggera; - il requisito del possesso della patente A rappresenta una clausola discriminatoria in quanto
in contrasto con il principio di massima partecipazione, poiché il possesso della patente di
categoria A senza limitazioni di cilindrata o potenza, può essere conseguito al compimento
di anni 24 oppure, se titolare di patente A2 da almeno due anni, può essere conseguito al
compimento di 20 anni.
Insomma, un vero e proprio pasticcio se si pensa che si tratta di elementi oggettivamente in
contrasto con norme di legge.
Pertanto la scrivente Segreteria territoriale chiede l’annullamento del bando di concorso de quo.
Purtroppo l’Ufficio competente in materia in più occasioni ha dimostrato di essere inadeguato
rispetto agli adempimenti di propria competenza.
Val la pena ricordare come dopo tre mesi di lavoro, dietro contestazione della scrivente O.S., si
dovette procedere ad annullare la graduatoria delle Progressioni economiche del personale del
2019 in quanto in contrasto alle norme vigenti.
Stessa sorte seguirono le Progressioni Economiche del 2020 in quanto alcuni partecipanti
adirono le vie legali per essere stati esclusi a causa di un vizio di calcolo.
E poi ancora il mancato riconoscimento delle Indennità di Responsabilità dell’anno 2018 dove
l’Amministrazione ha fatto dietro front per la categoria “D” ed è soccombente rispetto alla
maggior parte di ricorsi per la categoria “C”.
Non per ultimo si ricorda il prelievo di importanti somme ( non dovute) in un’unica soluzione
dalle buste paghe dei lavoratori senza avviso e senza ricorrere alla rateizzazione come da prassi.
Si potrebbe continuare con l’elencazione ma sarebbe mortificante.
Da tempo la scrivente O.S. chiede un’inversione di rotta e l’avvicendamento di chi ha
dimostrato, nei fatti, la propria inadeguatezza.
Ciò andrebbe a vantaggio dell’immagine dell’Amministrazione, della cittadinanza e di tutti i
dipendenti del Comune di Brindisi.