“LA FRATERNITÀ SEGNO E SERVIZIO NELLA CHIESA LOCALE”, UN INTERESSANTE INCONTRO CON S. E. MONS. GIOVANNI INTINI

“LA FRATERNITÀ SEGNO E SERVIZIO NELLA CHIESA LOCALE”, UN INTERESSANTE INCONTRO CON S. E. MONS. GIOVANNI INTINI
Presso la Lega Navale Italiana Brindisi, si è tenuto un interessante incontro con S. E. Mons. Giovanni Intini, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, sul tema:”La fraternità segno e servizio nella Chiesa locale”. L’evento è stato organizzato dall’Ordine Francescano di Puglia, Fraternità dell’Arcidiocesi Brindisi-Ostuni. È intervenuta Carmela Rizziello che ha dato il benvenuto ai presenti focalizzando l’importanza dell’incontro con l’Arcivesco, che oggi festeggiava il suo onomastico, per approfondire una tematica così attuale ed essenziale. Sono intervenuti, inoltre, Fra Michele Carriero, parroco della Pietà, e Livia Antonucci, Assessore al Bilancio, che ha portato i saluti del Sindaco Giuseppe Marchionna e dell’Onorevole Mauro D’Attis, impossibilitati a partecipare per impegni improrogabili. Livia Antonucci, inoltre, ha ricevuto in regalo un’opera dell’artista Carmelo Conte, raffigurante una stella simbolo di rigenerazione, per l’impegno profuso nell’organizzazione della giornata. Dopo un momento di preghiera iniziale, l’Arcivescovo ha condiviso le sue interessanti riflessioni sulla fraternità. Lo scandalo è un momento di discernimento e di verifica. Da una parte lo scandalo è inevitabile e noi abbiamo una responsabilità nella comunità. Tutti noi siamo comunità e dobbiamo incarnare la semplicità. È chiaro che bisogna evitare che avvengano degli scandali, ma se e quando avvengono, non dobbiamo scandalizzarci. Lo stile di Dio è che non si rassegna alla pecorella smarrita. Si sente sconfitto anche quando una sola persona si perde. La Chiesa deve essere vigilante, pronta ad andare alla ricerca delle persone che hanno sbagliato, per riportarle all’interno della comunità. Nel momento in cui si è cercato di recuperare le persone fragili, le criticità non si devono gestire con le critiche. La correzione del fratello deve partire da un atto di umiltà e di grande fraternità. Come comunità dobbiamo essere pronti a dare e ricevere. L’azione fraterna avviene in un clima di preghiera. Questa è la fraternità concreta. Il capitolo 18 del Vangelo di Matteo è un affresco di comunità:”Se il tuo fratello commenterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello”. Al termine delle riflessioni dell’Arcivescovo, alcuni fedeli hanno voluto approfondire vari punti che li avevano particolarmente colpiti. È seguito un giro in barca nel porto di Brindisi per ammirare le principali bellezze della città. Durante la traversata, un altro bel momento di preghiera con i bellissimi versi di Don Tonino Bello:”Benedetto sia tu o mio Dio, per il mare, che hai fatto blu e l’hai gonfiato di onde che si muovono. Per i flutti che hai fatto glauchi e con le bianche creste di schiuma. Per il sole che getta tanto fuoco nel mare. Per il cielo che hai fatto tutto scintillante di luci e per la gioia profonda che ci dai quando ci tuffiamo nelle acque refrigeranti e per questa grandezza che ci circonda, facci comprendere, oh Signore che siamo piccoli e abbiamo bisogno di Te”. Una giornata ricca di condivisione, momenti unici trascorsi insieme per approfondire il sentirsi effettivamente comunità. Anna Consales

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