LA MODELLA BRINDISINA NAOMI MIGLIETTA AFFIANCO ALL’ARTISTA PELLEGRINO AL WORLD BODYPAINTING FESTIVAL

Naomi Miglietta.La brindisina super modella ha affiancato l’artista Francesca Pellegrino arrivata 13^ sul podio del “ World Bodypainting Festival” edizione COV 2021

Si torna a parlare del World Bodypainting Festival, l’evento più colorato dell’estate, nato nel 1998, con artisti provenienti da ogni parte del mondo e che racchiude in sè arte, stile e talento. Otto premi online (Campionati del mondo, premi speciali e premi amatoriali), per questa edizione COV 2021, che ha scelto appunto il Covid-19 come tema d’attualità da rappresentare sulla pelle di modelle e modelli che hanno prestato il loro corpo per ore ai tanti artisti che hanno preso parte all’evento mondiale. “Ho partecipato con la maglia italiana– dice Francesca Pellegrino- nella categoria Amateur Award Brush/Sponge, in diretta dallo studio fotografico del grande Giuseppe Bello Roma, con la mia super modella Naomi Miglietta. In un periodo in cui siamo stati costretti a stare lontani gli uni dagli altri, ho scelto di rappresentare con il mio lavoro il Covid 19. La comparsa del virus ha portato con sè diverse problematiche e altrettanti effetti, come l’isolamento sociale, la reclusione in casa e il peso dell’incertezza generale, che hanno colpito duramente il nostro equilibrio mentale. Ogni aspetto della vita quotidiana è cambiato: relazioni sociali, lavoro, arte, divertimento e tutto ciò che prima era considerato normale ne ha risentito. Anche partecipare a questo contest on line denota quanto tutto sia profondamente diverso. Il Covid– continua Francesca- considerato “il mostro”, ha manovrato l’uomo incutendo timore anche nel compiere i gesti più comuni. Siamo stati costretti a vivere per tanti mesi in casa senza poter uscire: isolati come fossimo chiusi in una bolla. Ora con la comparsa del vaccino, l’uomo sembra avere un’arma in più, una maggiore possibilità di essere immune e tornare a fare le cose che prima ci rendevano felici senza saperlo…come mangiare un gelato”.
Pensiero assolutamente condivisibile, quello dell’artista squinzanese, che ancora una volta espone al mondo un’arte, una manualità e una capacità d’interpretazione, davanti alla quale non si può restare indifferenti.

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