LA SITUAZIONE SI AGGRAVA – ENTRO IL 30/11 AL PERRINO 282 POSTI PER IL COVID

La Regione Puglia tenta di recuperare il tempo perso (tanto…) e mobilita tutte le aziende sanitarie di Puglia per allestire immediatamente nuovi posti-letto da destinare alla cura di ammalati affetti da covid 19.

La circolare è stata diffusa in data odierna ed i primi riscontri dovranno giungere entro domani al Dipartimento Salute della Regione.

Sono stati definiti tre scenari, alle date del 6 novembre, del 20 novembre e del 30 novembre. Complessivamente, in Puglia il 6 novembre dovranno essere disponibili 1.100 posti “covid”, il 20 novembre dovranno essere 2.000 e il 30 novembre 2.900.

Il che significa che la situazione si prevede che diventi esplosiva.

In provincia di Brindisi i posti disponibili il 6 novembre dovranno essere 107, il 20 novembre 195 e il 30 novembre 282. Numeri esorbitanti, soprattuto se si considerano le gravi carenze della rete ospedaliera pubblica in quest’area della nostra regione.

Questa nuova disposizione urgente coincide con il blocco totale di qualsiasi ricovero negli ospedali che ospitano reparti covid.

Ma il vero dramma, almeno nel Brindisino, non è solo limitato alla disponibilità di posti-letto (è chiarissimo che si dovrà individuare una seconda struttura “covid” in tempi brevissimi) ma è esteso alla assoluta carenza di personale medico ed infermieristico, a partire dagli anestesisti da destinare alle terapia intensive.

Un motivo in più per dirottare nei reparti covid anche il personale impiegato in ospedali già di fatto dismessi e che si prevede di non utilizzare in questa gravissima fase emergenziale.

Insomma, per il direttore generale dell’Asl di Brindisi è l’ennesima occasione per dimostrare che in tanti ci siamo sbagliati nel definirlo inadeguato a fronteggiare questa situazione.

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