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In una Piazza San Pietro completamente deserta, in un’atmosfera molto toccante, il Santo Padre Francesco ha presieduto la Via Crucis.
“Le meditazioni della Via Crucis questo anno sono state proposte dalla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. Raccogliendo l’invito di Papa Francesco, quattordici persone hanno meditato sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, rendendola attuale nelle loro esistenze. Accompagnare Cristo sulla Via della Croce, con la voce rauca della gente che abita il mondo delle carceri, è l’occasione per assistere al prodigioso duello tra la Vita e la Morte, scoprendo come i fili del bene si intreccino inevitabilmente con i fili del male. Contemplare il Calvario da dietro le sbarre è credere che un’intera vita si possa giocare in pochi istanti, come è accaduto al buon ladrone. È così che la Via Crucis diventa una Via Lucis. I testi, raccolti dal cappellano don Marco Pozza e dalla volontaria Tatiana Mario, sono stati scritti in prima persona, ma si è scelto di non mettere il nome: chi ha partecipato a questa meditazione ha voluto prestare la sua voce a tutti coloro che, nel mondo, condividono la stessa condizione. Ieri sera, nel silenzio delle prigioni, la voce di uno è diventata la voce di tutti.” (Libreria Editrice Vaticana).