«L’ABITO NUOVO», AL VERDI LA COMMEDIA “CUCITA” DA EDUARDO E PIRANDELLO

In scena venerdì al Verdi di Brindisi la commedia firmata da Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello, unico testo scritto a quattro mani dai due giganti del Novecento. Per lo spettacolo è disponibile la superpromozione «Black Friday».

 

Cosa accade quando Eduardo De Filippo incontra Luigi Pirandello? «L’abito nuovo» è proprio il frutto di questa insolita collaborazione fra i due grandi maestri del teatro e della letteratura. Venerdì 23 novembre la commedia è protagonista al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, nella versione della compagnia pugliese «La luna nel letto»Sipario alle ore 20.30. Un testo aspro per la fine dei Trenta come per il tempo presente con protagonista un “eroe” contemporaneo che lotta contro l’ottuso attaccamento degli uomini alle cose.

 

La febbre da «Black Friday Week» ha contagiato anche il Teatro Verdi. I biglietti per lo spettacolo sono infatti in promozione in modalità “venerdì nero” dello shopping, dunque fino a venerdì 23 novembre è possibile acquistarli al prezzo speciale di 10 euro, ma solo presso la biglietteria del Teatro (aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13 e poi nel pomeriggio dalle 16 alle 18 – dalle 19 solo nei giorni di spettacolo). Info 0831 562554.

 

«L’abito nuovo» è una commedia scritta da Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello nel 1935, appartenente al filone della «Cantata dei giorni pari». Rappresenta un adattamento di una novella dello stesso autore di Girgenti dal titolo omonimo. La prima rappresentazione, avvenuta a Milano al «Teatro Manzoni» il primo aprile 1937, pochi mesi dopo la morte di Pirandello, ebbe un’accoglienza tiepida: Peppino De Filippo, profondamente contrario all’abbandono della drammaturgia napoletana in favore di adattamenti di opere altrui, criticò aspramente la scelta drammaturgica del fratello, sebbene figurasse nel ruolo di Concettino Minutolo. Nel 1964 Eduardo riprese la commedia in un’edizione televisiva che oltre a lui vide interpreti Ugo D’Alessio, Carlo Lima e Pietro Carloni.

 

Le vicende de «L’abito nuovo» ruotano intorno al protagonista Michele Crispucci, un uomo di umili origini ma alti principi morali che non vuole accettare l’eredità della defunta moglie pur di non perdere la sua dignità. La donna, infatti, aveva abbandonato lui e la figlia per vivere una vita equivoca accumulando ricchezze concedendosi ad amanti facoltosi. Accettare il suo patrimonio significa lasciarsi corrompere dal vile denaro e Crispucci cerca di resistere al compromesso, un tentativo inspiegabile agli occhi della madre e della figlia, le quali insistono affinché lui non si lasci imprigionare da una sciocca rigidità morale. Il protagonista è un solitario paladino in lotta contro l’avido materialismo e il degradante attaccamento degli uomini alle cose, piuttosto che ai sentimenti. Il racconto breve di Pirandello inizia con un abito consunto, che Crispucci indossa da tempo immemore, e si conclude con un abito nuovo, un passaggio innocente all’apparenza, che rappresenta, invece, il fulcro principale del testo. L’orgoglio e la sua incrollabile integrità lo condurranno sull’orlo di una lucida follia e capirà, suo malgrado, che la natura umana è facilmente corruttibile.

 

La messinscena della compagnia pugliese «La luna nel letto», con la regia di Michelangelo Campanale, rilegge l’opera scritta dai due maestri, proiettandola nel sentire contemporaneo e ritornando alle radici del teatro della sua terra. Con Marco Manchisi, perfetto nel ruolo dello scrivano CrispucciNunzia Antonino abita la scena in modo coerente in tre parti molto diverse tra loro: Celie, Clara e la vecchia madre di Crispucci; e poi Salvatore MarciVittorio ContinelliAnnarita De MichelePaolo GubelloOlga MascoloAntonella RuggieroLuigi Tagliente e Dante Manchisi, il sarto che rimane per gran parte del tempo a cucire un telo con la sua vecchia Singer e ogni tanto ne lascia cadere un pezzo, quasi a significare la morte di un personaggio, non necessariamente fisica ma anche soltanto morale. Lo spettacolo, quindi, riprende tutti i temi cari a De Filippo (la povertà, la miseria, il teatro nel teatro tipico delle sue commedie) e a Pirandello (lo scrittore della tragedia o deus ex machina, incarnato qui dal sarto che sin dall’inizio sembra cucire il suo abito come se stesse mettendo insieme le vicende del racconto, per poi prenderne improvvisamente parte).

 

Si comincia alle ore 20:30

Trailer spettacolo goo.gl/nyP9d7

Info www.nuovoteatroverdi.com

 

Durata spettacolo: un’ora e 45 minuti

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