L’AIPD BRINDISI NON CI STA. L’INCLUSIONE SCOLASTICA NON E’ UN “PEZZO DI CARTA”

L’Aipd Brindisi non ci sta, l’inclusione scolastica non è “un pezzo di carta”!

Un esempio da non seguire su come la scuola accusa piuttosto che accompagnare gli alunni e le loro famiglie

L’8 settembre il Gazzettino di Brindisi pubblica un articolo per promuovere un cortometraggio dal titolo “Un pezzo di carta”, del regista Cosimo Scarpello, prodotto dall’Istituto di Scuola Superiore “Epifanio Ferdinando” di Mesagne. Il cortometraggio non è ancora fruibile al pubblico, tuttavia nell’articolo si legge la trama che riporta inesattezze normative ma, peggio ancora, parole dal tono giudicante e offensivo nei confronti dei genitori di alunni con disabilità. Come cita la presentazione del cortometraggio, infatti, la storia narra di uno studente con difficoltà di apprendimento che, di fronte a programmi scolastici ostici ed inadeguati alle sue difficoltà, tenta il suicidio. Dall’altra parte ci sono professori che da tempo consigliano alla madre di rinunciare al “pezzo di carta” per far intraprendere al figlio un programma differenziato. Solo di fronte al tentato suicidio del figlio la madre si “rassegna” e il figlio trova serenità.  A supporto di questa trama, tuttavia, seguono parole dal tono accusatorio e giudicante rivolte dalla scuola ai genitori, parlando di: cit. “…ragazzi oppressi dalle decisioni di adulti che li considerano proiezioni delle proprie aspirazioni represse e li utilizzano come pedine per cercare un improbabile riscatto dai propri insuccessi e dalle proprie comprensibili frustrazioni”. E ancora, cit. “…ostacoli che spesso appaiono insormontabili, creati dall’egoismo di genitori riluttanti ad accettare la “diversità” dei propri figli”.

Non possiamo far altro che dissociarci da queste parole e condannare tale visione così irrispettosa, a tratti provocatoria, che vede i genitori, “repressi”, come la causa del malessere dei propri figli.

Ci teniamo a precisare che il lieto fine non corrisponde necessariamente all’ottenimento del famoso “pezzo di carta”, ma è certamente indispensabile una sinergia tra scuola e famiglia, che in questo caso sembra totalmente mancare, che può far scegliere il percorso didattico adatto a ciascun alunno.

La nostra associazione lavora da 25 anni per una scuola realmente inclusiva, al fianco di alunni, delle loro famiglie e di scuole che, per la maggior parte, ma non tutte, cercano con professionalità e competenza di essere all’altezza dei bisogni educativi e didattici di tutti i propri studenti, nessuno escluso; una scuola di qualità per tutti, dove le differenze sono viste come una risorsa e non come un ostacolo da sopportare. Le parole riservate, invece, alla presentazione di questo cortometraggio vanno contro all’auspicata alleanza scuola-famiglia in cui da anni, la nostra associazione così come tante altre associazioni di genitori di ragazzi con disabilità, crede e per la quale lavora quotidianamente.

Preoccupati per il messaggio pregiudizievole che la presentazione di questo cortometraggio  rischia di diffondere, ovvero uno stereotipo sbagliato nei confronti di alunni con disabilità e dei loro genitori, ci siamo rivolti in primis all’ Ufficio Scolastico Regionale per segnalare l’accaduto e chiedere che, chi di competenza, possa visionare il filmato prima della sua fruizione più allargata. Al fianco di Aipd Brindisi ha preso posizione l’Aipd Nazionale, con un comunicato del 14 settembre, oltre al Coordinamento delle sezioni AIPD (Associazione Italiana Persone Down) della Puglia, che riunisce le 6 sezioni provinciali e la sezione di Cerignola, e a altre associazioni del territorio.

Ci uniamo all’invito del Presidente di Aipd Nazionale, Gianfranco Salbini, il quale propone di visionare anticipatamente il cortometraggio di modo da poter suggerire, in spirito di collaborazione, delle eventuali opportune modifiche.

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