LAVORATORI STAGIONALI E LAVORATORI DELLO SPETTACOLO: LA PROPOSTA DI ASS. SAMPIETRANA AL MINISTERO

LA PROPOSTA DI ASS. SAMPIETRANA AL MINISTERO LAVORATORI STAGIONALI E LAVORATORI DELLO SPETTACOLI

A causa dell’emergenza COVID-19, i lavoratori stagionali e i lavoratori dello spettacolo, rischiano di non esercitare nella stagione 2020, perché, lavorando prettamente nel periodo che va da Aprile a Settembre risulta oramai improbabile un’assunzione per l’anno corrente. Valutando le condizioni di mancata affluenza turistica e la disdetta di eventi e/o spettacoli di intrattenimento per la stagione estiva 2020, il lavoratore delle categorie sopracitate, rischiano di perdere la continuità contributiva che gli permette di percepire, ogni fine rapporto involontario, il sussidio di disoccupazione (NASPI), che prevede il riconoscimento delle settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione versate, cioè, a un lavoratore, al quale gli sono stati versati sei mesi di contribuzione, il sussidio di disoccupazione che gli viene riconosciuto è pari a tre mesi, lasciando, di conseguenza, il lavoratore abbandonato a se stesso per i restanti tre mesi. Tenendo presente che il periodo lavorativo va da Aprile a Settembre, il sussidio, inizia ad essere erogato ad Ottobre, terminando l’erogazione nel mese di Dicembre, in pratica, questi lavoratori si ritrovano senza alcuna fonte di guadagno da Gennaio a Marzo. Con il decreto “CURA ITALIA” a queste categorie, per la durata dell’emergenza, gli è stato garantito un bonus di 600 euro, avendo tralasciato però un particolare importante, “faranno in tempo questi lavoratori a versare i sei mesi necessari a percepire il sussidio nel 2021?”. Passato Aprile 2020, senza alcun ingaggio, il sussidio di disoccupazione verrebbe ulteriormente decurtato e più passano i mesi, più il danno diventa irreversibile. Sono ormai anni che questi lavoratori vengono classificati tra i meno determinanti per l’economia Italiana, vedendosi posizionati di anno in anno davanti a un bivio, tra sopportazione e fallimento, ma mai come oggi rischiano l’estinzione, che determinerebbe la fine delle tradizioni Italiane e il lacunoso servizio di permanenza in Italia per i turisti nel periodo estivo. La soluzione a questo dramma è la reintroduzione del sussidio di disoccupazione (ASPI), facendo un ricalcolo dei requisiti contributivi del lavoratore che andrebbe a coprire quest’ultimo fino ad Aprile 2021 con la seguente procedura: se a un lavoratore stagionale o dello spettacolo, gli sono stati versati minimo sei mesi di contribuzione nell’anno 2019, in via eccezionale, gli venga incrementato il sussidio di disoccupazione, dalla data dell’attuazione della (ASPI), ad un massimo di Aprile 2021, garantendo la continuità contributiva, assicurando al lavoratore che, terminata la stagione 2021, possa percepire il sussidio di disoccupazione inerente ai contributi che gli sono stati versati nella stagione 2021. Il sussidio eccezionale (ASPI) verrebbe interrotto nel momento in cui il lavoratore venisse assunto nell’anno corrente 2020, non viene altresì riconosciuta l’indennità se il lavoratore è titolare di un trattamento pensionistico diretto. 

Chiediamo inoltre che venga reintrodotto in maniera permanente il vecchio sussidio (ASPI). Come Associazione Sampietrana, chiediamo, con estrema urgenza, un incontro con il Ministro del Lavoro per trovare, coadiuvati, una soluzione a questa problematica prima che sfugga di mano e crei danni irreparabili, che potrebbe scatenare frustrazione in 280.000 lavoratori.

Contatti: aps.sampietrana@libero.it        

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning