LE PREOCCUPAZIONI DELLA CISAL PER IL FUTURO DELLA CENTRALE ENEL DI CERANO

Ecco la nota del vice segretario generale della Cisal di Brindisi Angelo Petraroli sulle vicende legate alla centrale Enel di Cerano:

E’ di queste ultime ore la notizia di stampa che la Commissione Europea ha aperto, per Brindisi, una procedura di infrazione per inquinamento atmosferico. Nello specifico, si riferisce al particolato in emissione dagli Impianti Industriali di Brindisi e soprattutto, che la sorgente presa in esame è la Centrale Termoelettrica Federico II. Tale notizia arriva a poche ore dalla conferenza che si terrà a Roma sulla eventuale concessione dell’AIA, strumento quest’ultimo utile a governare il funzionamento della Centrale medesima. Le due cose si intersecano molto bene in quanto consentono di valutare, con cognizione di causa, quali prescrizioni siano veramente utili alla salvaguardia dell’ambiente nel Territorio Brindisino. Tutto questo però, cade in un momento in cui la produzione di energia risulta ai minimi storici se non addirittura nulla, fenomeno questo mai verificatosi fino ad oggi.

Tale situazione preoccupa fortemente i lavoratori e le loro associazioni; come Cisal, in qualità di forza     sindacale che tenta di espletare il mandato cui siamo deputati, ci facciamo interpreti dello stato di incertezza che serpeggia tra gli addetti all’impianto termoelettrico. Per questo invitiamo le Istituzioni Preposte, a mettere in campo, di concerto con le aziende, ogni azione atta a limitare l’impatto ambientale senza perdere ulteriori posti di lavoro. Per anni infatti, non siamo riusciti a creare un vero indotto che garantisca uno sviluppo concreto, che si andasse oltre le attività di pulimento e di manutenzione ordinaria, che si lavorasse unitariamente sui progetti; ora non perdiamo anche i posti di lavoro!!!!

Crediamo che il territorio Brindisino stia vivendo una crisi strutturale senza precedenti, e che, per puntare ad uno sviluppo alternativo ci vogliano anni e tanta lungimiranza, nonché capacità, idee ed innovazione, che al momento non abbiamo. Per questo chiediamo che a salvaguardia dell’ambiente vengano effettuati investimenti che portino alle migliori e più avanzate tecnologie, e che si riprenda anche a produrre energia nelle migliori condizioni ambientali possibili. Noi siamo avvezzi a guardare oltre i facili proclami e per questo l’ipotesi di riduzione del personale addetto, non ci troverà mai consenzienti; torna utile rammentare che nella vita, di cattivo ambiente si può anche perire, ma non si può certamente ridurre un Territorio alla fame così come sembra, si stia tentando di fare da più parti, nessuna esclusa.

Angelo Petraroli      Vice Seg. Gen. Cisal Brindisi

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