Le tante lacune del servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani a Brindisi…

Il servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani nella città di Brindisi proprio non decolla. A distanza di più di duecento giorni dall’avvio del nuovo appalto con la ditta Teorema, infatti, si registra una carenza di mezzi, così come non si dispone di una sede idonea, così come previsto nel capitolato d’appalto. E quella dove nelle prossime ore l’azienda potrebbe trasferire attrezzi e personale è stata interessata da lavori senza le dovute autorizzazioni e per giunta in un capannone  ed in un’area dove nel 2022 fu riscontrata la presenza di sostanze nocive nell’ambito dell’inquinamento riscontrato nella falda. Del testo, si tratta di un’area situata proprio all’interno del Sito di Interesse Nazionale e quindi soggetta ad una serie di vincoli in campo ambientale. Ma i contenziosi riguardano anche questi primi duecento giorni, visto che il Comune ha considerato come “fase transitoria”, in barba a quanto previsto in sede di gara e quindi agevolando ingiustamente la ditta aggiudicatrice dell’appalto. Teorema, infatti, ha utilizzato dei locali comunali ben oltre il termine del 31 marzo fissato dalla Giunta.

E che dire, poi, della totale assenza di una campagna di comunicazione, pur prevista nel capitolato, così come della presenza per strada dei cassonetti del vecchio gestore del servizio.

Dove sono i controlli? E Chi deve fornire garanzie ai cittadini in relazione alla corretta esecuzione del servizio di raccolta? Sono domande a cui non vengono fornire risposte. E nel frattempo la città continua ad essere attraversata da mezzi che perdono percolato, mentre le operazioni di trasferenza vengono eseguite per strada, con evidenti rischi di carattere ambientale.

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