“L’Associazione Culturale “L’Isola che non c’è” di Latiano ha scritto una lettera al ministro Dario Franceschini e al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per chiedere un aiuto per salvare la casa natale del Beato Bartolo Longo, concittadino, il fondatore della basilica di Pompei.
Ecco la missiva.
“L’Associazione Culturale “L’Isola che non c’è” di Latiano e insieme a noi crediamo tutti i cittadini di Latiano e le migliaia di fedeli del Beato Bartolo Longo, rivolgiamo a Voi questa Lettera-appello affinché ci aiutate a “salvare la casa natale del Beato Bartolo Longo” il fondatore della basilica di Pompei nato a Latiano. L’immobile è stato recentemente (dopo una mobilitazione popolare che vide anche il coinvolgimento di Al Bano Carrisi) vincolato dalla Soprintendenza. Nonostante ciò, la casa è in vendita a privati. L’associazione culturale “L’Isola che non c’è” che da anni si batte per salvare questo monumento vorrebbe coinvolgere le istituzioni (Comune, Provincia e Regione) affinché esercitino il “diritto di prelazione” sulla vendita già in corso, atto che si perfezionerà tra meno di due anni.
Immaginiamo illustrissimi Ministro Franceschini e presidente Emiliano che questo argomento è poca cosa rispetto alle grandi questioni di cui vi occupate con grande risultati. Ma lo è per la nostra piccola comunità di Latiano e per i milioni di fedeli sparsi nel mondo che venerano il Beato, quasi Santo.
Perdonateci se abbiamo osato, ma ci piace credere che almeno Voi, potrete aiutarci a salvare l’ultimo legame che unisce la storia della nostra comunità con una delle personalità più illustri della Chiesa.
Cordialmente
Il presidente L’Isola che non c’è – Latiano
Prof. TIZIANO FATTIZZO”