LICCHELLO (UIL): LA SITUAZIONE E’ DRAMMATICA. FONDAMENTALE IL CONFRONTO

Dalla forte volontà espressa sul cambiamento, cancellando il vecchio modo di fare politica, assistiamo invece alle abitudini del passato. Questo è al momento il risultato di quello che sta avvenendo. Lo dimostra quanto è successo a livello nazionale per aver sottoscritto un contratto a tempo indeterminato che, al contrario, ha avuto breve durata. Se poi consideriamo ciò che sta’ avvenendo a Brindisi, l’unica speranza rimasta è quella di consolidare il poco di buono che resta, facendo tesoro degli errori fatti, per poi ripartire con obiettivi chiari e realizzabili. Grazie anche al Sindacato le amministrazioni locali hanno raggiunto un buon rapporto con le Istituzioni a livello regionale e nazionale sui decennali problemi che attanagliano il nostro territorio. La conferma del finanziamento C.I.S. Brindisi/Lecce ci sprona a mantenere alta l’attenzione per risolvere le vertenze in atto e favorire lo sviluppo. Siamo convinti che sono innumerevoli le possibilità per recuperare il tempo perduto ed innescare la strada della crescita virtuosa e sostenibile: le bonifiche, gli investimenti industriali, la decarbonizzazione, le ZES, il C.I.S. (Contratto Istituzionale di Sviluppo). Molti di questi progetti sono già finanziati. Ed ancora: è primaria la soluzione delle numerose vertenze occupazionali in atto da tempo: Santa Teresa, Multiservizi, Leucci, nel settore edile, in quello agro alimentare, la Xilella. Di quelle meno note, ma altrettanto preoccupanti che coinvolgono centinaia di lavoratori dei servizi, della grande distribuzione commerciale, della Sanità pubblica e privata. Una situazione disagevole e dannosa che ha provocato la chiusura di centinaia di aziende, una disoccupazione dilagante e senza controllo ed una prospettiva veramente preoccupante a causa della Politica del NO! che imperversa da anni. Non vorrei che qualcuno stia pensando di convincerci a vivere ancora alla giornata sperando che il domani sia migliore. Certamente No! Questa volta lo diciamo noi. Finalmente anche altri si sono accorti che la politica dello sterile contrasto è stata improduttiva e deleteria per tutti. A Brindisi la viviamo da anni. Nel passato è stata un fallimento totale ed è stata consumata sulle spalle dei lavoratori, dei cittadini, sulle famiglie, sui meno abbienti, sugli anziani, mortificando migliaia di giovani brindisini che hanno cercato lavoro e fortuna altrove. Non si può più andare avanti. Ci vuole responsabilità nel decidere e confrontarsi, non per litigare, ma per programmare e condividere. È necessario coraggio e lungimiranza per affrontare i problemi più scabrosi e non rinviabili alle calende greche se si vuole governare una città in forte sofferenza sociale. La politica ha il compito di cercare soluzioni praticabili per superare crisi e ostacoli, con l’aiuto di tutti. È pura demagogia (a Brindisi è molto diffusa) quando si confonde lo strumento della programmazione nel tempo, con la necessità di soluzioni rapide e sollecite di problemi annosi! Il coraggio e la responsabilità sono le qualità che valorizzano e distinguono l’azione politica degli amministratori pubblici. Diversamente è meglio che se ne stiano a casa! In questi giorni abbiamo assistito alle contraddizioni e alla giusta presa di posizione sullo scarico del carbone per l’Ilva di Taranto dalla banchina di costa Morena, mentre per il materiale ferroso da giorni in corso con maestranze brindisine impegnate, non risulta esserci la stessa netta disapprovazione e condanna. Per capirci si vedano i danni cha ha causato nei quartieri vicini all’acciaieria tarantina invasi dalla polvere rossa. La salute pubblica e la tutela dei lavoratori vale anche per la movimentazione di questo prodotto.  La nostra città ha tutto il diritto di essere attenzionata e rispettata non solo per le cose che non piacciono! Non si può governare in continua campagna elettorale, ma sostenendo i bisogni complessivi delle famiglie. Il cambiamento si programma, le emergenze e le crisi si affrontano. Per farlo è fondamentale il confronto, sentire le opinioni ed i suggerimenti di tutti (NON A COSE FATTE). Non è possibile continuare ad assistere passivamente alla chiusura di aziende considerate dannose ed inquinanti, per poi tacere e permettere altre attività ugualmente pericolose. Anche per queste attività serve da parte della pubblica amministrazione la stessa attenzione. Questo il nostro ennesimo richiamo a quanti hanno la responsabilità ed il dovere di gestire al meglio gli interessi della collettività brindisina.

Il Segretario generale

Antonio Licchello

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