L’INFERNO DEL PRONTO SOCCORSO – UN’ALTRA SERATA DA DIMENTICARE…

Un’altra giornata da dimenticare per il Pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi. Decine di persone nelle sale d’aspetto in attesa che qualcuno si ricordi di loro. Aspettano tutti, a prescindere dal colore del “codice”. La struttura ancora una volta è stata al collasso, incapace di far fronte alle richieste di soccorso di gente arrivata da tanti comuni della provincia. E per ore i pazienti vengono privati della propria dignità, senza alcuna forma di privacy ed esposti al rischio di contagio per i tanti casi di influenza. E nell’attesa, nessuna forma di conforto e di assistenza. Chi può, decide di andar via: meglio tornate a casa invece di rischiare di ammalarsi ancora di più. E dire che a soli 40 km di distanza, al “Fazzi” di Lecce, nello stesso momento c’erano solo tre persone in attesa, con tutte le altre emergenze gestite in maniera impeccabile. Eppure è la sanità pubblica della stessa regione. Ma Brindisi per qualcuno che “conta” deve essere considerata una città maledetta.

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