LINO ABBATE HA PRESENTATO IL SUO LIBRO: “LA LISTA” – VIDEO

Presso il giardino dell’ex Convento Santa Chiara, Brindisi, si è tenuto l’ottavo appuntamento della Rassegna Letteraria:”Il Segnalibro-punto di lettura. Estate 2017″, organizzata dalla Feltrinelli Point di Brindisi. Lirio Abbate ha presentato il suo libro:”La lista”, edito da Rizzoli. A dialogare con l’autore, Raffaella Argentieri, presidente della Fondazione “Tonino Di Giulio”, che, dopo aver parlato brevemente di Lirio Abbate, dei tanti reportage, dei premi vinti ed altro, ha introdotto l’argomento del libro, provocando l’autore con domande mirate ad approfondire la vicenda. Tutto risale al 1999, quando un commando riesce a saccheggiare alcune cassette di sicurezza, nel caveau della banca più sorvegliata d’Italia. Le 147 cassette che vengono aperte, non sono scelte a caso, ma fanno parte di una lista di nomi, magistrati, avvocati, tutta gente che aveva una qualche relazione con fatti gravissimi, tipo la strage di Bologna, giusto per citarne uno. Massimo Carminati, l’organizzatore di tutto, non era interessato al denaro, altrimenti, svuotando tutte le cassette, si sarebbe potuta trovare una fortuna. Carminati voleva documenti scottanti per potere, così, ricattare i magistrati. Dopo 18 anni, con un articolo sull’Espresso, Abbate rivela al mondo di avere trovato le prove dell’esistenza di questa lista. Si può immaginare il terremoto che ne è derivato, tuttora l’autore è costretto a girare con la scorta. Abbate sostiene che dobbiamo considerarli come fatti che hanno un’enorme rilevanza politica. Lamenta come, durante il processo, la cittadinanza, Roma, non c’è mai stata. Le uniche presenze, durante le udienze, erano i parenti degli imputati e i tanti fan di Carminati. Perché bisogna dirlo, una gran parte dei romani, tuttora, continua a fare il tifo per lui. Nessun uomo di cultura, dello spettacolo, della vita civile, ha mai parlato a favore dei magistrati.Tutti avrebbero dovuto indignarsi per quello che succedeva, intimidazioni, ricatti e tanto altro. Abbate, nella vicenda di Roma, si è messo in gioco in prima persona, ha ritenuto giusto intervenire da cittadino. Come giornalista, bisogna sempre sforzarsi di raccontare l’attualità, perché i tempi della giustizia sono lunghi. È triste riflettere sul fatto che, dopo l’articolo dell’Espresso, la politica di Roma si è girata dall’altra parte, senza prendere posizione. L’incontro con Lirio Abbate è stato molto interessante, finalmente si è approfondita una pagina triste della nostra storia. Un giornalista coraggioso, con le idee chiare su quello che dovrebbe essere il ruolo della stampa. Prendere posizione, sempre, non lasciarsi intimidire e raccontare i fatti. Il giornalista Salvatore Vetrugno, ha concluso la serata dicendo che la rassegna sta ospitando personaggi che lasciano qualcosa, fanno riflettere e questo è molto importante. Ha poi approfondito i l ruolo dell’informazione e la fortuna di potere incontrare un vero giornalista come Abbate. Anna Consales

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