L’ISOLA CHE NON C’E’: ADESSO IL COMUNE DI LATIANO POTRA’ ACQUISTARE LA CASA DEL BEATO BARTOLO LONGO

L’appello dell’Associazione culturale “L’Isola che non c’è”, è stato

raccolto: la giunta regionale pugliese ha approvato ieri il contributo di 400 mila euro a favore del Comune di Latiano che così potrà nelle prossime ore esercitare il “Diritto di prelazione” sulla casa natale del Beato Bartolo Longo. L’atto finale di questa lunga battaglia dell’Associazione si esaurirà nelle prossime ore con i vari adempimenti amministrativi e la semplice approvazione del Consiglio comunale convocato per mercoledì 17 gennaio.

Si chiude così la più difficile delle procedure amministrative iniziate con la approvazione dell’articolo 29 della legge di Bilancio di previsione “per l’acquisizione di beni culturali”, quale appunto la casa Natale del Beato Bartolo Longo a Latiano, alla cui causa hanno aderito negli ultimi mesi – dopo l’appello della nostra Associazione rivolto al Ministro Franceschini e al governatore della Puglia Michele Emiliano, (“SALVIAMO LA CASA NATALE DI BARTOLO LONGO”) – il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo e infine l’assessore regionale al Bilancio Raffaele Piemontese. Il cui fondamentale contributo di quest’ultimo ha portato prima alla redazione di un apposito articolo nella legge di Bilancio (approvato lo scorso 23 dicembre dal Consiglio regionale) e nei giorni successivi alla accelerazione delle varie procedure amministrative per consentire al Comune di Latiano di poter esercitare il “Diritto di Prelazione”

entro i 60 giorni dalla data di vendita del bene (avvenuto con un formale atto notarile il 20 novembre scorso): cioè entro il prossimo 19 gennaio.

“Una corsa contro il tempo che l’ Associazione – spiega Marisa Caroli componente dell’Isola che non c’è – seguito passo passo durante i vari passaggi e che oggi si sono conclusi con la approvazione da parte della Giunta regionale della delibera con il contributo pari alla intera somma per l’acquisizione”.

Nelle prossime ore toccherà adesso al nostro Comune adoperarsi per concludere gli atti amministrativi finali (e più semplici): recepire la somma; notificare l’atto con il quale si manifesta la volontà alle parti interessate: acquirente e alienanti.

Infine approvare in Consiglio l’acquisizione al patrimonio comunale di quel bene.

Un atto formale, quasi come scartare un regalo da parte dei Cittadini latianesi e (permettetecelo), della Associazione – che da anni conduce solitaria questa difficile battaglia, sul cui risultato nessuno fino a ieri ci credeva.

Tranne pochissimi che ci sono stati sempre vicini e che ringrazieremo una volta conclusa questa operazione con una manifestazione pubblica alla quale inviteremo tutti i protagonisti di questa avventura (iniziata nel 2014 con la costituzione di un Comitato cittadino per la tutela del bene da parte della Soprintendenza che si era dimenticata di vincolarlo): da Al Bano Carrisi (a cui chiederemo venga assegnata la cittadinanza onoraria di Latiano), all’ex presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, all’assessore regionale Piemontese, al presidente della Commissione bilancio della regione Fabiano Amati, al sindaco di Pompei Pietro Amitrano, al sindaco di San Vito dei Normanni, Domenico Conte, al presidente di Federalberghi-Brindisi, Pierangelo Argentieri.

Oltre che naturalmente i cittadini latianesi (e i fedeli devoti del Beato sparsi nel mondo) a cui finalmente verrà restituito questo importante simbolo della nostra Storia.

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L’Associazione “L’Isola che non c’è” – Latiano dott.ssa Marisa Caroli

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