Brindisi ha bisogno di soluzioni non di polemiche. È mia intenzione, dunque, solo fare chiarezza sulle ragioni che mi hanno portato a prendere una decisione sofferta, esclusivamente politica e pienamente in linea con i miei ideali.
Già da dicembre, in una lettera riservata al Presidente del consiglio, avevo esposto e motivato la mia scelta di lasciare il gruppo della lista in cui sono stata eletta.
Ero entusiasta del movimento perché lo credevo capace di rispondere ad un bisogno comune, pensavo fosse una necessità che partiva dal basso, credevo che fosse del tutto estraneo alle “masticate” dinamiche di partito.
All’indomani delle elezioni, infatti, ho provato diversi disagi rispetto ai modi del movimento Ora Tocca a Noi. Disagi relativi alla gestione politica del gruppo, cresciuti nei mesi successivi e pubblicamente manifestatisi durante un’assemblea interna, nella quale il gruppo esplicitava la mancata volontà di dichiararsi un movimento di sinistra e anti-fascista.
Un estratto del verbale:
Da chi, insieme a me, cantava “Bella Ciao” per festeggiare la vittoria al ballottaggio del Sindaco Riccardo Rossi, immaginavo una linea ben diversa, coerente con i sentimenti e i presupposti da cui ha avuto origine Ora Tocca a Noi.
Io sono una giovane donna di sinistra, che non ha paura a dichiararsi antifascista e che vuole dare il suo contributo al rinnovamento della politica brindisina e alla rinascita della città.
Una giovane donna che, quindi, non può rappresentare, quantomeno sentirsi rappresentata, da un gruppo di ragazzi/e a-politici e aperti ad ideologie lontane dai miei confini etici.
Questa è le ragione per cui mi allontano da questo movimento, ma intendo continuare a dare il mio contributo all’amministrazione per la quale sono stata eletta. Ed è mia intenzione rimettere alla maggioranza le decisioni sulle conseguenze regolamentari della mia scelta.
Rinnovo il mio supporto leale al Sindaco Rossi e alla maggioranza, che so essere in linea con i miei ideali politici”.
