Ecco la nota dell’avvocato Carmela Lomartire:
Il rispetto dei tempi stabiliti dal legislatore in materia di bilancio non può essere una pura formalità, ma una prescrizione sostanziale che, invece, il Comune di Brindisi continua ad eludere, tanto da essere attenzionato dalla Prefettura.
Di fronte alla mancata convocazione del Consiglio comunale per la manovra necessaria agli equilibri di bilancio 2019, entro la data del 31 luglio 2019, a Palazzo di città è stata notificata una richiesta che, a mio avviso, ha valore di “pre-allarme” ai fini della diffida con tutte le conseguenze che ne discendono. E conferma l’esistenza di (serie) difficoltà nella gestione.
Il vice prefetto, infatti, ha chiesto di conoscere “con cortese urgenza” (è scritto) la data di avvenuta approvazione delle relative delibere consiliari ovvero la data di convocazione del Consiglio comunale per tali adempimenti”. Ad oggi, 25 luglio, nulla è stato comunicato ai consiglieri comunali che pure, come la sottoscritta, hanno chiesto notizie.
Sembra evidente che ci siano problemi nella definizione della manovra. E mi sorprende il fatto che il sindaco Riccardo Rossi, ex consigliere comunale di opposizione particolarmente attento nel passato (neanche tanto lontano) anche alle date, abbia dimenticato l’importanza del rispetto delle scadenze che rappresentano impegni e sono prova della regolarità dell’azione amministrativa. Al contrario, siamo costantemente costretti a prendere atto di intoppi di cui poco o nulla si conosce, in barba al principio della trasparenza.
Manca, infatti, una risposta all’allarme lanciato dal dirigente del settore Servizi finanziari rispetto al concreto rischio che il Comune di Brindisi scivoli in una situazione di squilibrio finanziario. Cosa intende fare l’Amministrazione Rossi? Quali correttivi saranno apportati? Ci sono spese superflue da tagliare? E, in caso di risposta, affermativa, quali sono? Oppure, come è stato ventilato anche oggi in Commissione Bilancio, si opereranno tagli orizzontali su tutto e soprattutto sui servizi sociali e sui lavoratori.
Quando intende rispondere il Sindaco? Inutile continuare a navigare a vista, fin che la barca va, pensando esclusivamente ad “oggi” e rinviando al domani. Anche la Prefettura aspetta risposte. La diffida non può essere la regola come, invece, sembra sia divenuta.