LO SCANDALO DELLA TERAPIA INTENSIVA DI FRANCAVILLA. 11 ANNI DI ATTESA…

L’inaugurazione del reparto sarebbe dovuta avvenire il 29 aprile 2009 alla presenza del Governatore dell’epoca Nichi Vendola. Poi una serie di ingiustificabili rinvii e la necessità – con il passare degli anni – di adeguare una struttura che ormai non era più rispondente alle esigenze di sicurezza e di rispetto delle normative dal punto di vista edilizio e dell’impiantistica. Lì dentro dovrebbero, pertanto, essere disponibili ormai da undici anni ben otto postazioni di terapia intensiva. Il che significa una accresciuta possibilità di salvare vite umane in presenza di una grave situazione di emergenza come quella scatenata dal covid 19.

Perché tanto ritardo? Perché questo incredibile menefreghismo? Perché L’Asl di Brindisi non ha mai affrontato di petto questa situazione. E soprattutto, perché da marzo ad oggi non si è fatto di tutto per superare ogni eventuale ostacolo pur di attivare posti-letto così importanti per la vita dei cittadini della provincia di Brindisi?

Grazie anche a questa ignavia attualmente la provincia di Brindisi dispone soltanto di 34 posti di terapia intensiva, di cui 26 per ammalati covid nella nuova struttura del Perrino e 8 per pazienti no-covid, sempre nel Perrino (ne sono spariti altri otto che fino a poco fa erano attivi presso la terapia intensiva all’interno della struttura).

Mai attivati, invece, gli 8 posti di Ostuni e quelli, appunto, di Francavilla. E’ così che in questa provincia si gestisce la sanità pubblica ed è così che si mette chiaramente a rischio la vita delle persone.

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