LOMARTIRE – MULTISERVIZI: PRECARI E CASA, MA SI PENSA ALLO STIPENDIO DEL DIRETTORE GENERALE…

“Multiservizi, precari nel limbo mentre si discute dello stipendio del nuovo direttore”

E’ dell’altro ieri una storia a mio avviso molto triste e assurda a cui ho assistito, mio malgrado, partecipando al comitato di governance, come espressione dell’opposizione: in questa sede nulla ha detto la maggioranza sul futuro dei lavoratori precari, nel limbo ormai da tempo, ma si è molto impegnata a confermare la figura di un direttore generale per la Multiservizi con conseguente previsione di una indennità compresa fra 60mila e 80mila euro l’anno.
Ho appreso di questa figura, che per me è un’assoluta novità, perché mai tale discorso è stato affrontato prima, nel corso della riunione convocata nel pomeriggio di lunedì a Palazzo di città, per la definizione del nuovo statuto della partecipata, una volta terminato l’iter di fusione per incorporazione con la società Energeko. Ho chiesto spiegazioni e da quel momento in poi un altro componente del Comitato, ha alzato la voce di fatto impedendo il confronto democratico che mi sarei aspettata e che è alla base di ogni organismo in cui sono rappresentate forze politiche di diversa estrazione.
Così facendo, non mi è stata data possibilità di porre domande per comprendere in primis la ratio posta alla base della previsione di tale figura e di conseguenza non mi è stato possibile neppure affrontare il tema del trattamento economico che si dovrebbe affrontare in considerazione il momento storico di difficoltà in cui si trova il Comune di Brindisi, alla luce della dichiarazione di pre-dissesto.
Evidentemente, per la maggioranza di governo al Comune di Brindisi questo non è un problema, se nel corso della riunione l’unica preoccupazione è stata la discussione sull’importo da riconoscere al nuovo dirigente e/o funzionario e che, a quanto pare, dovrebbe essere compreso nel range che va da 60mila a 80mila euro l’anno. Sarà anche questa una nomina politica? Mi auguro di no. Ma di bando per la selezione, per ora, non c’è traccia.
Avrei voluto chiedere se questa nuova figura fosse indispensabile per garantire efficacia ed efficienza all’azione della Multiservizi e se non fosse il caso di avere come bussola il contratto collettivo nazionale del settore. Niente da fare, ogni mio tentativo di intervenire nella discussione veniva bloccato con modi sui quali non esprimo alcuna valutazione ma che non condivido.
Spiace dover denunciare pubblicamente una situazione del genere e spiace, ancor di più, dover far presente all’opinione pubblica, che chi era nelle condizioni di intervenire per ripristinare il confronto negato, in virtù del ruolo ricoperto, non lo ha fatto. Ricordo che il sindaco è il sindaco di tutti. Qui non si tratta di questioni di carattere personale, ma di interrogativi legittimi che attengono all’organizzazione della società il cui socio unico è e resta il Comune di Brindisi.
Non è stato possibile, neppure chiedere spiegazioni sull’inserimento fra le attività che la società può svolgere di quelle in materia di rifiuti. Dalla lettura della bozza di statuto, si apprende anche della possibilità che Multiservizi conceda le attività in subappalto. Sarebbe stato il caso di approfondire la materia, vista l’importanza.
Mi sono chiesta se non fosse il caso, anche questa volta, di chiedere l’intervento del prefetto, cosa che ho fatto perchè è evidente che la democrazia continua a perdere all’interno del Comune di Brindisi.
Carmela Lo Martire

 

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