MACCHIA (CGIL): DENUNCIAMO DA ANNI “OCCASIONI PERDUTE”

Macchia: «Denunciamo da anni “occasioni perdute”, ci si adoperi per lo sviluppo e il lavoro buono»

In questi anni la Camera del lavoro ha sempre sollecitato progetti e investimenti per Brindisi, molti di più di quelli per cui oggi in molti gongolano parlando di «occasioni perdute» rispetto ad una sola struttura.

Di «occasioni perdute» e contro le quali questa Camera del lavoro si è sempre battuta coerentemente alla luce del sole, purtroppo ce ne sono tante e potremmo fare esempi a bizzeffe. E contro queste situazioni siamo stati spesso e volentieri i soli a denunciare uno stato di cose che avrebbe meritato sicuramente una maggiore coesione territoriale in tutte le sue declinazioni dal mondo dell’associazionismo a quello istituzionale, perché erano battaglie e rivendicazioni per questo territorio, nell’ottica di invertire un declino economico e creare occupazione stabile e «lavoro buono».

Ci chiediamo infatti dove erano in molti quando abbiamo battuto i pugni per l’esclusione dai fondi del Just transition fund; così come per la perdita dell’investimento dell’Intel; o ancora del progetto Awhero (per la costruzione di un elicottero senza pilota che Leonardo ha voluto sviluppare su Pisa nel 2019); della battaglia per la Cittadella della ricerca candidata dalla Regione per ospitare un Centro di ricerca dell’Enea sulla fusione nucleare (un investimento di circa 500 milioni di euro e 1.800 posti di lavoro che finì a Frascati); delle battaglie per la salute a cominciare dalla richiesta di posti letto in linea con la media regionale, dell’edilizia sanitaria, delle liste d’attesa ecc; dell’allarme sullo spopolamento di questo territorio e via discorrendo.

E ricordiamo sinteticamente alcune delle nostre proposte e i nostri Sì per la creazione di un polo delle energie rinnovabili; ricordiamo che siamo sta i primi a parlare di Hydrogen valley; fotovoltaico eolico e delle creazione di filiere in connessione col mondo della ricerca e dell’Università; di comunità energetiche; di un porto che diventi la piattaforma logistica del Mediterraneo; di alta velocità e alta capacità; di bonifiche; di un nuovo welfare: asili nido, Università e formazione, della industria della cultura e della creatività, di tutta la partita relativa ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sono solo alcuni dei temi che abbiamo cercato di sviluppare in questi anni e su cui attrarre una massa indefinita di finanziamenti senza accontentarci solo delle famigerate briciole che cadono dal tavolo.

Su questi e tanti altri temi si gioca la sfida dello sviluppo a cui diciamo Sì e su cui sfidiamo anche gli altri a dire la propria a cominciare anche sugli strumenti politici che si mettono in campo. Perché se dobbiamo parlare dello sviluppo di Brindisi e del Sud tenendo conto dei provvedimenti del governo sull’Autonomia differenziata – che qualcuno definisce «la secessione dei ricchi» – allora sarà difficile invertire la rotta.
Antonio Macchia
Segretario Generale
Cgil Brindisi

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