Marcia per il lavoro, Di Cesare (CGIL): «A Brindisi camminiamo per il lavoro vero, la pace e la giustizia sociale»


«Questo è il Giubileo della speranza che ci ha consegnato Papa Francesco. Il nostro cammino è contro la povertà e per la dignità del lavoro»

La Marcia per il Lavoro che si è svolta oggi a Brindisi, promossa dall’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e condivisa da tantissime realtà del territorio, è stata molto più di un’iniziativa simbolica. È stata un grido collettivo, un atto di responsabilità, un segnale forte di partecipazione e di speranza.

Abbiamo camminato insieme, come pellegrini di speranza, lungo le strade della città e attraverso i luoghi del lavoro. Luoghi carichi di significato, di fatica, ma anche di memoria e dignità.

La marcia di oggi si inserisce nel contesto del Giubileo della speranza voluto da Papa Francesco. Un impegno concreto che ci è stato affidato e che, a Brindisi, assume un significato ancora più forte. Perché la nostra città sta attraversando una fase economica e sociale estremamente complessa. La transizione energetica e la decarbonizzazione in atto stanno cambiando radicalmente il volto del nostro sistema industriale. Il progressivo disimpegno di due grandi realtà come Enel e Eni mette a rischio migliaia di posti di lavoro, diretti e nell’indotto. E con essi mette a rischio la coesione sociale, il futuro delle famiglie, il senso stesso di comunità.

In questo contesto, la Marcia per il Lavoro si trasforma per noi in una Marcia per la Pace e per la Giustizia Sociale. Una marcia per il lavoro vero, come definito dall’articolo 36 della Costituzione, che parla di una retribuzione giusta e di un’esistenza libera e dignitosa. E per questo diventa anche una marcia contro la povertà. Contro l’idea che il lavoro possa essere svalutato, precario, sacrificabile. Contro ogni forma di esclusione e marginalità.

Tutto ciò richiama con forza il tema della Responsabilità Sociale delle Imprese. Oggi più che mai, chiediamo al mondo produttivo di essere parte attiva di una visione di sviluppo che metta al centro le persone, i diritti, la qualità del lavoro. Chiediamo investimenti veri, industriali, sostenibili. Chiediamo un impegno condiviso per non lasciare indietro nessuno.

Abbiamo marciato insieme a lavoratori, famiglie, studenti, cittadini. Abbiamo ascoltato parole, preghiere, testimonianze. Abbiamo sentito forte il senso di una comunità che non si arrende.

Il segretario generale della CGIL di Brindisi, Massimo Di Cesare, ha dichiarato: «A Brindisi il lavoro è al centro di tutto. La Marcia è stata un atto di amore verso la nostra città. Abbiamo bisogno di futuro, di sviluppo, di dignità. La speranza non è attesa passiva, ma cammino attivo. Noi continueremo a camminare».

Brindisi 8.5.2025

Massimo Di Cesare
Segretario generale
CGIL Brindisi

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