Dopo i Bronzi di Brindisi il nostro mare restituisce altri reperti di grande valore a centinaia di anni di distanza.
L’ultimo ritrovamento lo hanno fatto pochi giorni fa Arturo La Palma (vice presidente della Confcommercio di Brindisi e personaggio molto noto in città) e suo cognato Antonio Bono, in vacanza a Brindisi in questo periodo.
Giorni fa si sono immersi ad una profondità di circa tre metri e mezzo, ad un centinaio di metri dalla costa (per questioni di sicurezza non indichiamo il punto preciso) ed hanno visto qualcosa che spuntava dalla sabbia. Hanno smosso un po’ il fondale e solo in quel momento hanno compreso di trovarsi di fronte ad un’ancora di almeno quattro metri di lunghezza che giace lì sicuramente da centinaia di anni.
La prima cosa che hanno fatto è stata quella di recarsi in Capitaneria di Porto dove hanno segnalato l’accaduto. Non è da escludere che anche in passato qualcuno lo abbia fatto. Il problema è che l’ancora è stata lasciata lì e si corre il rischio che diventi preda di qualche collezionista o di mercanti di reperti.
Da qui la necessità di richiamare l’attenzione sull’ennesimo tesoro emerso dal nostro mare.
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