L’Enel Brindisi punta a far divertire “Vogliamo fare una grande stagione, ma prima di tutto dobbiamo raggiungere quanto prima la salvezza per mantenere la serie A, che è la cosa più importante per questa città. La storia continua con giocatori giovani molto validi, così come è stato negli scorsi anni”. Questa la prima dichiarazione di Nando Marino, presidente dell’Enel Basket Brindisi, in occasione della presentazione del Memorial Pentassuiglia.
Poi Marino parla ancora del fenomeno basket. “Vi invito ad incitare questi ragazzi – ha continuato Marino – con la speranza che l’infermeria si svuoti presto. Apriremo il campionato su Sky, alle ore 12.00, e questo vi fa capire come l’Italia guardi con attenzione a Brindisi.
Qualche bella cosa l’abbiamo fatta”. Poi, si parla di sponsor. “Dobbiamo tentare – ha concluso Marino – di trovare fuori da Brindisi altri sponsor perché è importante sdoganare il basket brindisino. All’Enel dobbiamo molto, ma Enel ha ricevuto tanto. Il contratto scade il 30 giugno. Vedremo. L agente ancora oggi si ricorda del primo sponsor, 35 ani fa, la Bartolini e la stessa azienda ha clienti che rammentano quel periodo. Dobbiamo fare la stessa cosa”. Poi si passa al memorial Pentassuglia, in programma a Brindisi il 21 settembre. “Noi negli ultimi sei – ha detto ancora Marino – abbiamo fatto cose importanti. Intanto, partiamo dal Memorial Pentassuglia, un torneo nato con noi sei ani fa.
Mi dispiace che non si può organizzare un quadrangolare, ma prometto che l’anno prossimo ci proveremo ad invitare quattro formazioni, anche con una esibizione sul lungomare. Qui, in questa occasione, prevale la rabbia per non avere una struttura adeguata”.
Poi, l’attimo tanto atteso. “La nostra casa è questa – ha detto Marino – e lo sarà ancor di più da oggi perché questa sala stampa sarà intitolata ad Antonio Corlianò, grande presidente”. Ed è lì’attimo più commovente, con un applauso interminabile e con il piano dei figli Corlianò. Per tutti, parla Pierluigi Corliano. “Questo era un nostro desiderio – ha detto – e grazie a Nando Marino per aver sposato questa idea, nata anche dalla giornalista Carmen Vesco”. Altro applauso quando viene scoperta la targa di intitolazione della sala stampa.