Nella giornata di giovedì 27 maggio, la salma di El Mostafa Zouhair ha lasciato l’Italia diretta verso la cittadina marocchina di Oulad Sidi Ben Daoud in provincia di Settat, a circa 80 km a sud di Casablanca, dove la attendono l’anziana madre, quattro fratelli e tre sorelle.
Il trentanovenne era stato assassinato ad Ostuni il 5 maggio e l’autopsia svolta dal dott. Antonio Carusi ha chiarito che la morte è avvenuta a causa di un unico colpo inferto da un coltello che, penetrando tra la sesta e la settima costola sul lato sinistro del torace, ha perforato il cuore causando la morte nel giro di pochissimi minuti.
L’unico indagato, il connazionale Mohamed Damnar, è attualmente detenuto in custodia cautelare presso la casa circondariale di Bari.
Le procedure necessarie al trasferimento del corpo in Marocco sono state curate da Mohamed El Khatab, presidente regionale della Federazione Islamica, con la collaborazione dell’avvocato della famiglia della vittima Gianmichele Pavone e soprattutto grazie al fondamentale sostegno economico delle associazioni Assalam, Migrantes e Atletica Città Bianca di Ostuni, Assalam di Conversano, Nour di San Michele Salentino e El Wahda di Ruffano. In tanti, infatti, hanno voluto dare il loro contributo alla famiglia Zouhair in una tragedia che ha scosso l’intera comunità.