Partenza difficile per il servizio di mensa scolastica nella città di Brindisi. A fronte dei duemila pasti al giorno previsti anche in sede di gara, allo stato attuale (e quindi nei primi quattro giorni del servizio) se ne distribuiscono non più di 650. Il tutto, a seguito della decisione di molti dirigenti scolastici di non far partire la mensa fino a quando non sarà possibile far mangiare anche i bambini e gli studenti con diete speciali (intolleranze, vegetariani, ecc.). I menu per tali diete, come è noto ( e come annunciato proprio dal Comune) saranno attivati a partire da lunedì 15 ottobre.
Fino a questa sera, però, pare che dall’Asl questi menu non siano ancora stati consegnati al Comune ed alla ditta Serenissima (che effettua il servizio). La speranza è che ciò avvenga entro sabato, in maniera tale da non accumulare altri ritardi nell’avvio completo della mensa scolastica. Con un così ridotto numero di pasti distribuiti (650) è evidente che si accumulano costi a fronte di introiti derivanti dai ticket assai ridotti. Una bella gatta da pelare.
In caso di mancato invio delle diete da parte dell’Asl si potrebbe anche partire con quelle utilizzate lo scorso anno, ma l’autorizzazione alla Serenissima dovrebbe concederla il Comune. Ed anche su questo la situazione non è molto chiara.
