Oggi in meno di un mese il secondo allarmante episodio inerente il servizio mensa che ha come protagonista la ditta Markas. Dopo il millepiedi nei tortellini oggi è stata la volta delle “orecchiette alla muffa”, tutto questo si somma ai vari reclami da parte dei genitori per un servizio giudicato non all’altezza. Riteniamo che la Sindaca debba immediatamente procedere alla risoluzione del contratto e procedere nel più breve tempo possibile a riassegnare il servizio.
Queste cadenzate criticità igienico/sanitarie che stanno colpendo un settore delicatissimo quale è il servizio della mensa scolastica, necessitano di un intervento immediato che consenta alle famiglie di poter tamponare la situazione e nel contempo non stravolga le abitudini dei bambini, nonché la difficile gestione, per i genitori, di non poter, per incompatibilità con gli impegni lavorativi, andare quotidianamente a prendere i propri figli a scuola per farli mangiare a casa.
Le giuste preoccupazioni di tantissimi genitori, oramai allarmati per il cibo che viene servito ai loro figli, richiedono una risposta urgente da parte dell’Amministrazione che, nel contempo, svincoli i Dirigenti scolastici da decisioni unilaterali.
Noi riteniamo che, anche in virtù della Sentenza n. 1049/2016 del 19 aprile 2016 e depositata il 21 giugno 2016, della Corte d’Appello di Torino, ai bambini si debba concedere la possibilità di poter portare il pranzo da casa e quindi consumarlo nella struttura scolastica.
Certo è che la sentenza ha aperto nuovi scenari ancora da definire, si veda anche la recente richiesta da parte dell’ANCI – settembre 2016 – indirizzata ai Ministeri dell’Istruzione e della Salute, per avere chiarimenti sugli indirizzi da prendere.
Riteniamo però, che nel caso specifico che riguarda Brindisi, dove la questione mensa travalica la questione di merito rientrando in una problematica di carattere igienico/sanitario, la Sindaca debba, a tutela soprattutto della salute dei bambini ma anche per venire incontro alle esigenze dei genitori, emettere rapidamente un Ordinanza per consentire ai genitori di decidere, per il momento, se far consumare ai bambini un pasto preparato a casa all’interno delle strutture scolastiche. L’Ordinanza sarebbe utile, secondo noi, anche ai Dirigenti Scolastici che non sarebbero lasciati soli a gestire una problematica così delicata.
L’Ordinanza dovrebbe essere temporanea e limitata, nell’auspicio di sanare le criticità sin qui emerse rapidamente rinviando a dopo la discussione, che già avviene in altre città d’Italia, sugli scenari nati dopo la sentenza della Corte d’Appello succitata.
Stefano Alparone ed Elena Giglio
Gruppo Consiliare M5S Brindisi