MONTECO – PROBLEMI ANCHE A LECCE. LA POLI BORTONE SCRIVE ALLA CORTE DEI CONTI PER 7 MILIONI IN PIU’

I problemi per la Monteco (azienda che opera nel settore della raccolta dei rifiuti) non si limitano a Brindisi. Nel capoluogo messapico, come è noto, l’ammissione o meno alla gara biennale è subordinata ai tanti precedenti legati al servizio svolto negli anni scorsi a Brindisi. Un passato fatto di innumerevoli contenziosi, di una mancata firma del contratto legato ad una gara d’appalto e di una fidejussione che il Comune di Brindisi è stato costretto ad incassare, evidentemente per irregolarità conclamate.

Dopo ben tre rinvii, il RUP della gara brindisina (l’ing. Corvace) dovrà sciogliere la riserva: Una bella gatta da pelare, visto che una eventuale ammissione di Monteco darebbe certamente origine a ricorsi da parte della concorrente nella stessa gara (Ecotecnica).

A Lecce, invece, la ex sindaca ed ex ministro (attuale consigliera comunale) Adriana Poli Bortone nel corso di una trasmissione televisiva ha confermato di aver inviato un voluminoso carteggio alla Procura della Corte dei Conti in riferimento ad un’ulteriore commessa che il Comune di Lecce avrebbe assegnato direttamente alla Monteco (che svolge il servizio di raccolta rifiuti) per servizi aggiuntivi. Una circostanza che la Poli Bortone giudica “strana”, visto che il progetto di estensione contrattuale della Monteco è stato inviato al settore ambiente proprio il giorno in cui è caduta l’Amministrazione Comunale. Un provvedimento poi adottato quando Salvemini è stato rieletto sindaco, ma con una delibera sottoscritta dal sub commissario prefettizio con i poteri del consiglio comunale (che in quel momento non si era ancora insediato). Il dirigente Bonocore, tra l’altro, nella relazione parla chiaramente di “servizi ex novo” e non di una semplice estensione del servizio. E sempre la stessa consigliera comunale afferma che a Lecce sono scarsi i controlli circa l’esecuzione del contratto in essere con la Monteco e soprattutto circa i servizi aggiuntivi che la stessa azienda aveva garantito e che sono stati determinanti per aggiudicarsi la gara.

Da qui il ricorso alla Corte dei Conti attraverso cui si cercherà di fare chiarezza su quanto sta avvenendo a Lecce nel settore della raccolta dei rifiuti.

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