Accade anche questo a Brindisi. Per restaurare parte della Statua dei Caduti di Piazza Santa Teresa, in particolare per ricollocare la lama della daga impugnata dal figlio nel gruppo scultoreo di sinistra, distaccatasi nei giorni scorsi, era stato incaricato nel mese di marzo, con apposita determinazione dirigenziale, un restauratore, ma che avesse però il relativo patentino di restauratore. Si è scoperto in seguito che tale restauratore non risultasse iscritto nell’Elenco Nazionale dei Restauratori Abilitati per il restauro di beni culturali. Da qui il provvedimento dirigenziale n.705 del 12 maggio 2025, in autotutela, emesso dall’Ufficio Programmazione economica e Sviluppo del Comune di Brindisi con cui si revocava con immediatezza l’incarico. Una domanda sorge spontanea. Ma non perdere tempo e per non incorrere in tali situazioni, non si poteva chiedere antecedentemente il necessario requisito dell’iscrizione all’Albo dei Restauratori di beni culturali?