La morte dell’assessore regionale al Welfare Salvatore Negro ha destato commozione in ogni angolo della Puglia. 64 anni, di Muro Leccese, Negro ha cessato di vivere stamattina nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce dopo una lunga e dolorosissima malattia.
Tra gli attestati di cordoglio quello del Presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo: “Totò negro era una bella persona, aperta, sensibile, di buon carattere, di rara umanità. Mi rendo interprete – ha affermato – del dolore dell’intera assemblea e della vicinanza fraterna della famiglia”.
Altrettanto commosso il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “La scomparsa di Totò Negro è un dolore immenso per me.
Ci ha lasciato un uomo mite, onesto, generoso e competente, protagonista di tante battaglie a difesa della Puglia e dei pugliesi.
Un compagno di lavoro straordinario, che ti entusiasmava. Soprattutto, aveva una sensibilità che gli consentiva di comprendere da Assessore al Welfare anche le situazioni più complicate. Questa sensibilità umana ovviamente aggrava il dolore di tutti quelli che lo hanno conosciuto. Ha servito questa Regione con fedeltà e anche con felicità, perché era molto felice di svolgere un ruolo, in realtà difficile, di star dietro all’infinita serie delle sofferenze umane. È stato, insieme agli uffici competenti il padre del Red, il reddito di dignità. Sono certo che i valori che Totò ha contribuito a trasmettere con la sua testimonianza e il suo impegno civile non verranno dimenticati.
A nome mio personale, della Giunta Regionale e dell’intera comunità pugliese, esprimo alla famiglia Negro, ai collaboratori dell’Assessorato al Welfare e agli amici dell’UDC i sentimenti della mia sincera partecipazione al loro dolore”.
A Brindisi, invece, lo ricorda il coordinatore cittadino dell’Udc Raffaele Iaia: “Abbiamo perso una delle persone più cordiali e preparate della vita politica. Un moderato e cattolico che ha militato sempre nell’UDC, dando un sostanziale contributo alla crescita del partito e delle politiche sociali della Regione Puglia”.
