MOVIMENTO +39 – FORZA ITALIA NON MERITA ALCUNA CONCESSIONE. NEANCHE A BRINDISI

Ecco il documento del Movimento +39:

Forza Italia non merita alcuna concessione, neppure a Brindisi.
Forza Italia, dietro ordini del suo padrone Berlusconi, non ha votato Marcello Foa alla RAI. L’idillio tra PD e i forzisti non è mai venuto meno. Entrambi, alle politiche, avrebbero voluto avere i numeri per liberarsi di tutti e governare insieme secondo i più vecchi e noti schemi della politica del compromesso storico italiano. Ma sono rimasti delusi. Tuttavia Forza Italia, dinanzi al suo evidente depauperamento elettorale, lancia appelli all’unità del centrodestra (e i suoi satrapi locali additittura pretendono atti di fede cieca ad un nulla travestito da etichette insignificanti che chiamano destra quando fa loro comodo) ma, in realtà, vuole un centrodestra unito solo quando potrebbe trarne dei vantaggi a beneficio dei suoi esponenti. Per comprendere che il centrodestra a guida Forza Italia è morto e sepolto basterebbe chiedersi e soprattutto chiedere a qualche sognatore (limitiamoci a chiamarlo così) dell’area sovranista che confonde il sovranismo esclusivamente con l’ostentazione di foto e gadget vari da negozio per turisti (politicanti de ‘noantri’ che non hanno mai letto un libro di autori autenticamente riconducibili alle dottrine della destra) come possa un’area liberalglobalista e asservita ai poteri forti di Bruxelles e delle banche convivere con un’area politica identitaria e nazionalcomunitaria o federalista di popoli liberi.
A tal proposito, infatti, la decisione di Silvio Berlusconi di nominare Antonio Tajani vicepresidente di Forza Italia getta, finalmente, una luce su quale sia e sarà la posizione del suddetto partito nei confronti dell’Unione Europea. Dal 1994 Tajani è sempre stato un convinto sostenitore di una Europa basata sull’egemonia franco- tedesca, sulla rigidità dei trattati e su di una visione immanente dell’intero architrave su cui essa si basa che è di tipo burocratico-finanziario. Stima Macron ed ammira la Merkel, mentre le sue prese di posizione nei confronti della Lega sono oramai diverse e puntuali in termini di ostilità. Si picca di definirsi un moderato e con lui tutto il suo partito e allora viene naturale domandarsi come farà un partito così turbo europeista ad essere alleato con uno sovranista e populista, che è un complimento, come la Lega ed il cui leader tutto appare tranne che un moderato? Anche questo è un complimento. Dunque, a meno che Tajani non nasconda doti inusitate da ipnotizzatore, sarà dura per lui spostare la Lega dalle sue posizioni, anche perché i sondaggi danno in caduta libera F.I. e ad oltre il 30% la Lega con conseguente fuga e tentativo di transumanza in quest’ultima da parte di esponenti del partito di Berlusconi, e si sa che il fiuto dei Forzisti per il cambio di casacca è superiore a quello di un cane da tartufo. Comunque per conoscere la risposta a questa domanda non dovremo fare altro che attendere il prossimo Maggio quando saranno indette le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo ed allora tutti i nodi verranno al pettine. Intanto, però, sia a livello nazionale sia locale è necessario prendere sempre di più le distanze da Forza Italia e non cedergli spazio.

Leandro Occhilupo
Responsabile della comunicazione
Movimento +39

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