In queste ore la Brindisi Multiservizi si sta realizzando i lavori di ripristino della segnaletica orizzontale su Corso Garibaldi come da ordinanza dell’ufficio trasporti del Comune di Brindisi che ha deciso, in via sperimentale e in accordo con la Stp, di potenziare il servizio di trasporto pubblico da e per il Centro. Resta inteso che il corso in questione resta regolarmente aperto al traffico auto, tranne i gironi festivi come avvenuto finora. Il tutto fino al 31 gennaio in attesa di valutare un nuovo piano della viabilità. Il bus (con cadenza nelle ore di punta che potrà essere anche di 10 minuti) collegherà le zone di sosta di via del Mare e via Spalato con le zone centrali di Brindisi e,specificatamente, corso Garibaldi, piazza della Vittoria, corso Umberto e piazza Cairoli, al fine di rendere maggiormente utilizzabili le più ampie aree parcheggi “periferiche”.
“Il corso resta aperto al traffico come è stato finora, abbiamo eliminato i parcheggi per far spazio alla navetta. E’ un servizio gratuito che consentirà sotto le festività di testare la bontà di un potenziamento del trasporto pubblico in Centro a Brindisi per decongestionare il traffico auto e rendere più scorrevole la viabilità, consentendo di parcheggiare in aree facilmente raggiungibili in auto anche dalla provincia, quali via del Mare e o via Spalato e poi raggiungere l’area commerciale in bus” ha spiegato l’ingegnere al ramo, Fabio Lacinio. “E’ nelle intenzioni dell’amministrazione riformulare la viabilità cittadina, e stiamo pensando di tornare a chiudere la viabilità di corso Garibaldi ma non lo si poteva fare sotto le festività natalizie, e soprattutto è necessario preventivamente sperimentare il servizio navetta da e per piazza Cairoli, sia perché i cittadini si possano abituare e comprenderne le potenzialità. In ogni città il Centro storico è chiuso al traffico e si usufruisce agilmente dei servizi pubblici, che aiutano a evitare il traffico e le lunghe ricerche per un parcheggio. E’ solo questione di mentalità”. ha commentato il dirigente.
Ma i commercianti lamentando la scelta “poco opportuna”, secondo alcuni, di fare esperimenti a 6 giorni dal Natale.