Presso il Museo Archeologico Ribezzo, Brindisi, si è tenuto il LXII Colloquio di Studi e Ricerca Storica sul tema:”Navigando sott’acqua, documentazione su relitti di antiche navi e ritrovati reperti”. Un incontro interessante sulla nascita del gruppo di ricerca di archeologia subacquea nella nostra città già negli anni sessanta, un’esperienza molto importante che, partendo da Brindisi, si è, poi, sviluppata in tutto il Salento. Un’iniziativa veramente pionieristica. Un capitolo di ricerca nuova per il Salento perché, in genere, si interpreta la storia antica, nei musei, attraverso ciò che ci hanno lasciato i morti, i reperti che vengono dalle tombe. Invece, i reperti che vengono dal mare ci raccontano, direttamente, la storia dei vivi e tutto questo è particolarmente importante per una città come Brindisi. Si tratta di tesori sommersi che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità. In questi ultimi decenni, sono stati portati alla luce tesori che determinano nuove forme di attrazione per la nostra città, come i “Bronzi”. I vari interventi sono stati arricchiti da bellissime foto raffiguranti le varie fasi di recupero dei reperti che hanno restituito testimonianze del passato.
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