Al termine della Santa Messa di Pasqua, celebrata dal cardinale Angelo Comastri, Papa Francesco si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro per la tradizionale benedizione Urbi et Orbi, in diretta su Rai 1. Tantissimi fedeli, provenienti da tutto il mondo, aspettavano con ansia il momento in cui il Papa si sarebbe affacciato e le aspettative non sono state deluse. Poche parole per augurare Buona Pasqua e, dopo, ha lasciato che il Maestro di Cerimonie, Mons. Diego Ravelli, leggesse il messaggio pasquale. Un discorso importante, profondo, con riflessioni sulle problematiche più urgenti. La violenza contro le donne, la preziosità della vita, il disprezzo verso i più deboli, gli emarginati, i migranti. Il Papa chiede che si faccia il possibile affinché possa, finalmente, esserci la pace nel mondo che, attualmente, è tormentato da conflitti in tanti paesi. Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo e senza libertà. Dobbiamo pregare per le vittime e i loro cari. Un appello a non cedere alla logica della paura, ma usare tutte le risorse disponibili per aiutare i più deboli. Non venga mai meno il principio dell’umanità e non si dimentichi che ad essere colpiti, nei conflitti, non sono bersagli, ma persone. Un messaggio di speranza particolarmente sentito e tanti sono stati gli applausi. Al termine dell’Urbi et Orbi, Papa Francesco ha fatto un giro in papamobile per salutare i fedeli.
“Cristo non è un eroe del passato, vive in chi soffre- Papa Francesco”. Anna Consales