NON CI SONO LE STRISCE PEDONALI E IL CANE GUIDA NON RICONOSCE IL COMANDO

Ha dell’incredibile la storia di Antonio Greco un ragazzo non vedente di San Donaci da luglio 2016 ha il cane guida di nome Marchall che gli ha di molto migliorato la vita. La stessa cosa purtroppo non può dirla del suo paese che invece la vita, già difficile a causa dell’handicap, gliela complica ancora di più. A San Donaci, racconta Antonio, non ci sono strisce pedonali in molte vie e la sua Marshall non riconosce il comando “zebra” tipico per l’attraversamento pedonale in sicurezza e quindi dopo i solleciti del padrone lo fa attraversare comunque, ma in modo rischioso. “Tante volte che ho detto all’amministrazione di occuparsi di fare le strisce pedonali ma non mi hanno preso in considerazione e non è cambiato nulla. Viviamo in un paese incivile. Da quando ho Marchall mi muovo con più facilita ma quando le do il comando “zebra”, dato che non ci sono strisce pedonali, lei mi fa attraversare ugualmente ed è rischioso” racconta Antonio. “Io ho più volte sollecitato gli amministratori del mio Comune ma c’è davvero troppa mancanza di rispetto verso di noi disabili. La verità è che io, come tanti, sono e rimarrò una persona disabile, qualcuno ci chiama invisibili, qualcuno semplicemente disabili, ma io credo che il termine adatto sia dimenticati dal mondo. E quello che mi fa più indignare è pensare che io amo il mio paese e rispetto le regole. Noi paghiamo le tasse anche per la manutenzione stradale, ma non credo che siamo poi così tutelati!
Oltre a noi disabili i problemi li hanno anche i normo dotati, ogni giorno mamme con passeggini sono costrette a scendere dai marciapiedi rotti e camminare ai bordi delle strade mettendo a rischio così la vita del proprio bimbo e la loro stessa, e tutto questo perché? Perché chi dovrebbe tutelare noi contribuenti se ne frega di tutto, ma non del proprio salario! Ma la domanda più importante che dobbiamo porci è… ma il vero cieco sono io o chi fa solo finta di vedere?” è il doloroso commento di Antonio.

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