Disonore nel vederlo e disonore nel raccontarlo, ma il dovere di cronaca impone anche questo: raccontare di cosa i crocieristi “di lusso” della Silver Muse che hanno scelto l’escursione sul litorale brindisino si sono trovati dinanzi agli occhi questa mattina. La compagnia Silversea che propone l’itinerario Mediterraneo con sbarco a Brindisi a partire da 6.550 euro non meriterebbe una simile accoglienza per i propri clienti, e Brindisi non meriterebbe una pubblicità simile. Una natura splendida e invidiabile deturpata da cumuli di spazzatura, televisori rotti e abbandonati, residui di potatura. L’inciviltà dei brindisini, che poi piangono l’incapacità dell’amministrazione locale di dare opportunità economiche e occupazionali, fa il paio con la politica del territorio sottomessa a vincoli che hanno fatto l’interesse di pochi e non della collettività. E mentre i contenziosi delle aziende incaricate della raccolta rifiuti e della pulizia si protraggono e il commissario prefettizio, giunto all’indomani dell’ammutinamento dell’amministrazione Carluccio dopo appena 11 mesi di governo, cerca di far rientrare l’emergenza rifiuti, un’altra opportunità di spiccare il volo nell’unico e più fruttuoso settore in cui potrebbe eccellere la città viene messo a repentaglio da un immagine che non rende giustizia alla storia e alla bellezza di Brindisi. Urge intervento deciso per salvare la faccia e tenersi stretto il futuro del turismo, in particolare “di lusso”, in una città economicamente in ginocchio.
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