NUTRIRSI CASHER O KOSHER: L’IMPORTANZA DI CONOSCERE UNA CULTURA DIFFERENTE


Presso la Sala Convegni di Palazzo Granafei Nervegna, i Rotary Club di Brindisi hanno organizzato un convegno su:”Nutrirsi casher (o kosher). Da un’antica esigenza ebraica ad un probabile futuro sviluppo dell’industria agro-alimentare di qualità in Italia ed in Puglia”. Ha relazionato sull’argomento, l’avv. Cosimo Yehudà Pagliara, coordinatore del Centro Ebraico di Cultura “Torah veZion” di Brindisi che offre da anni un programma di incontri e visite ai turisti e visitatori ebrei provenienti da tutto il mondo. Il significato del termine kosher è: adatto, idoneo e, se riferito ai prodotti alimentari, indica che quel cibo può essere consumato da un ebreo osservante perché conforme alle prescrizioni rabbiniche. Le cinque regole kosher sono: non mescolare carne e latticini nello stesso pasto; per quanto riguarda la carne, sono ammessi i ruminanti con lo zoccolo spezzato; per quanto riguarda i pesci, sono permessi quelli con pinne e squame; non è consentito consumare i simboli della vitalità degli animali; il vino kosher deve essere controllato dal rabbino. È importante focalizzare l’attenzione sui severi controlli del cibo che vengono effettuati. Per quanto riguarda la carne, gli animali non devono assolutamente soffrire nel momento in cui vengono soppressi. Il vino deve essere manipolato soltanto da supervisori ebrei osservanti. Regole che possono sembrare eccessive ma che, sicuramente, denotano la completa sicurezza del cibo. In un articolo del 2007, il giornalista della Stampa Maurizio Molinari così scriveva a proposito di “Nutrirsi Cashier (o kosher):”A descrivere l’entità della nuova moda alimentare sono i numeri. Se in America le vendite di cibo annuali sommano a 500 miliardi di dollari la quota di prodotti confezionati secondo le norme alimentari ebraiche (kosher significa ‘permesso’) vanno da un terzo alla metà, con un considerevole balzo in avanti rispetto a quanto avveniva nel 1993 quando le vendite si fermavano a 32 miliardi. Se a ciò si aggiunge che gli ebrei compongono meno del 2 per cento dei 300 milioni di americani, e che in maggioranza non mangiano kosher, si arriva al boom di acquisti da parte dei non ebrei”. Sono intervenuti: Roberto Cavalera, presidente Rotary Club Brindisi, Livia Antonucci, presidente Rotary Club Brindisi Valesio, Francesca Pennetta, presidente Rotary Club Brindisi Appia Antica e Franco Lisco, assistente del Governatore. Un convegno interessante perché è innegabile che conoscere una cultura differente può rappresentare una ricchezza. Anna Consales

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