A pochi mesi dal rinnovo del consiglio comunale, il timore maggiore tra i banchi di chi governa la città è quello di passare per coloro che dicono sempre “no”, condizionando lo sviluppo di Brindisi.
Ecco perché nella seduta di consiglio comunale che si svolgerà nel pomeriggio per esprimere un parere sulla bozza di Piano regolatore del porto, la maggioranza sceglierà la strada del parere positivo pur in presenza di alcune prescrizioni che di fatto, invece, trasformerebbero quel “si” in una sonora bocciatura del documento di programmazione dell’Autorità di Sistema Portuale.
In aula, pertanto, il sindaco Riccardo Rossi dovrà fronteggiare anche queste accuse che giungeranno dai banchi dell’opposizione, spiegando nei dettagli cosa non funziona nell’elaborato dell’ente portuale e su cosa dovrebbero incidere le modifiche richieste.
In particolare, da Palazzo di Città si fa sapere che l’Authority avrebbe sostanzialmente “invaso” il campo del Comune nell’ambito delle interconnessioni tra porto e città.
Una accusa a pieno titolo, quasi ignorando che proprio il Comune ancora oggi non dispone del suo tanto annunciato Piano Urbanistico Generale e che la sua approvazione è ancora scritta sul libro dei sogni.
E’ evidente, pertanto, che l’inserimento delle prescrizioni ha il chiaro scopo di frenare l’adozione del Piano regolatore portuale e questo potrebbe comportare la decisione del presidente Patroni Griffi di impugnare la delibera di consiglio comunale, tanto più perché il Comune avrebbe potuto dare delle indicazioni in sede di documento di pianificazione strategica, ma lo fece solo con delibera di Giunta e non – come previsto per legge – anche con il coinvolgimento del Consiglio Comunale.
Insomma, le polemiche non accennano a placarsi e chi ci rimette, ancora una volta, è la città visto che i ritardi condizionano lo sviluppo economico di questo territorio.
