Dar vita per la prima volta in assoluto a un sistema organico di assistenza a tutti gli anziani, con focus sui 3,8 milioni di non autosufficienti destinati a raddoppiare nei prossimi anni è il ddl varato ieri dal Consiglio dei Ministri del Governo Meloni. Un “Patto per la Terza età – afferma il presidente – che pone le basi della riforma complessiva delle politiche in favore degli anziani e contro la loro marginalizzazione. Sono tanti gli interventi che verranno messi in cantiere dal punto di vista sanitario, sociale, assistenziale e relazionale, con l’obiettivo di prendersi cura degli anziani a 360 gradi e rispondere a tutti i loro bisogni ed esigenze. Con questo provvedimento il Governo prevede il potenziamento dell’assistenza domiciliare con progetti individualizzati e scongiurare così il ‘parcheggio’ degli anziani nelle strutture sanitarie; affianca, agli strumenti economici già previsti per la non autosufficienza, un pacchetto di interventi di prestazioni socio-sanitarie; incentiva nuove forme di co-housing; prevede più servizi e ausili per le situazioni di maggiore fragilità; presta particolare attenzione ai caregiver e viene finalmente data maggiore diffusione alle cure palliative”. Siamo orgogliosi del lavoro che sta svolgendo questo Governo a tutela degli anziani che non sono solo parte delle nostre famiglie, ma rappresentano il cuore stesso della società e un patrimonio di valori, tradizioni e conoscenze prezioso. Non possiamo esprimere la stessa soddisfazione su quanto, invece, è stato fatto a Brindisi, in cui l’amministrazione Rossi ha ben pensato di depotenziare i servizi Adi e Sad, tagliando i fondi destinati ai servizi sociali… considerati forse materia di importanza minore? Noi non condividiamo, di concerto con quanto avviato dal Governo, la linea di taglio che ricadrà pesantemente sulla pelle di lavoratori e utenti del servizio di assistenza domiciliare. Un’Amministrazione che conferma la sua inadeguatezza amministrativa e totalmente incapace di fare fronte alle problematiche, penalizzando perlopiù persone fragili. Il consiglio che diamo al Comune è di guardare il lavoro nazionale svolto nelle ultime ore dal Governo Meloni e di prenderne esempio. Stiamo già lavorando per aprire un dialogo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sulla situazione brindisina, poiché questa scelta del Comune è contro il nostro programma di buon governo e la nostra etica che da sempre mette al centro la difesa e la cura delle persone fragili.