ORTOPEDIA CHIUSA A OSTUNI. E LA GENTE RISCHIA LA VITA….

L’ultima avventura l’ha vissuta Domenico, un anziano di 88 anni, di Carovigno, il quale si è fratturato il femore e quindi è stato necessario l’intervento del 118. L’autombulanza si dirige verso l’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana che l’Asl ha scelto come ospedale no-covid e soprattutto in considerazione del fatto che ad Ostuni non accettano ricoveri perché il reparto è sostanzialmente chiuso. Purtroppo, però, non c’è la disponibilità di posti-letto e quindi si opta per Brindisi, ma anche in questo caso arriva un diniego. L’autombulanza, quindi, si dirige a Taranto dove finalmente qualcuno si occupa di questo anziano. La conseguenza è che per lui i rischi di contagio sono aumentati, visto che è stato sballottolato da una parte all’altra.

Un fatto grave, che la dice lunga sulla totale disorganizzazione della sanità pubblica in provincia di Brindisi. Ma il problema parte proprio da ciò che sta accadendo ad Ostuni: Dapprima è stato individuato come secondo ospedale covid, poi si è cambiata idea in corsa e nel frattempo anche reparti che funzionavano benissimo come quello di ortopedia sono stati chiusi perché si parla di lavori di manutenzione. Ma come, proprio adesso???

Sull’argomento, tra l’altro, ha alzato la voce anche l’ex sindaco della città bianca (ed attuale consigliere comunale) Domenico Tanzarella, il quale proprio non ci sta ad accettare un depotenziamento dell’ospedale ostunese. “E’ un fatto gravissimo – afferma Tanzarella – e io non sono disposto ad accettare queste scelte insensate dell’Asl. Si riapra immediatamente ortopedia, così come si ripristino tutti i reparti che sono stati via via depotenziati. In caso contrario, faremo valere le nostre ragioni in ogni sede, a tutela della salute dei cittadini”

 

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