OSPEDALE PERRINO, TRA CIRCOLARI INCONCEPIBILI E GUARDIE DEL CORPO

Avremmo voluto che l’ospedale Perrino di Brindisi fosse balzato agli onori della cronaca per episodi positivi e per la acclarata e infinita professionalità del proprio personale medico, sanitario e infermieristico, attestata da tutti. Invece, anche queste professionalità passano in secondo piano rispetto alle scelte amministrative e strategiche degli organi di governo dell’Asl e della stessa struttura ospedaliera, in merito alla scarsa organizzazione di fronte al dilagare dei contagi da CoVid 19 nei vari reparti e tra i medici stessi. E l’ultima circolare e’ eloquente. In sostanza, dopo la chiusura di tre reparti e dopo che tanti medici e infermieri hanno accusato i sintomi da infezione da Coronavirus, i vertici dirigenziali inviterebbero gli operatori sanitari a non arrivare nei reparti attraversando altri piani dell’edificio, ma utilizzando solo i piani 0 e 1. Nasce una obiezione. Ma cosi facendo non si mescolano ancor di più, in spazi ristretti, soggetti potenzialmente positivi e soggetti sani? Non solo. Nella circolare si inviterebbe il personale sanitario alla pratica di sterilizzazione del vestiario in entrata e in uscita. Ma non esiste nessuna camera di sterilizzazione. La si farebbe nei corridoi. Ma sembra normale una cosa del genere? Si vuole, con questo, mascherare il proliferare di errori di programmazione fatti in questi mesi, che hanno avuto l’effetto di chiudere tre reparti e di far contagiare tanti operatori. Si sarebbe dovuto invece approntare uno screening di massa a tutti i medici e infermieri con gli appropriati tamponi per svelare le positività eventuali negli asintomatici. Si sarebbe dovuta accelerare anche la realizzazione di un vero reparto CoVid e la pratica delle analisi dei tamponi presso il Di Summa. E poi l’ultima chicca. Pare che per non essere disturbato o per non ricevere visite di medici potenzialmente infetti, il direttore sanitario, dott. La Spada, abbia voluto un operatore del servizio di sicurezza e di vigilanza nei pressi della porta della sua stanza. Mah, che dire. Speriamo tanto che la notizia non sia vera e che venga smentita…

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