PAGELLE SANITARIE: ASL BRINDISI AI PRIMI POSTI PER GLI SCREENING ONCOLOGICI. MAGLIA NERA PER I TEMPI D’ATTESA DI CHIRURGIA ONCOLOGICA

Asl Brindisi

Tempo di pagelle per la sanità pugliese con dati confortanti in alcuni settori e altri un po’ meno. La valutazione è figlia del monitoraggio delle attività degli ospedali salentini da parte del Mes della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ovvero il Laboratorio Management e Sanità costituito nel dicembre 2004, attualmente composto da 40 persone: 3 professori, 4 ricercatori, 8 assegnisti, 5 borsisti, 10 studenti di dottorato, 2 tecnologi e 8 collaboratori. Il Laboratorio svolge tra le altre attività, anche quella di valutazione della performance per misurare la capacità dei sistemi sanitari di essere efficaci ed efficienti, erogando servizi appropriati in linea con i bisogni della popolazione.
La Asl di Brindisi ne esce a testa alta in settori di vitale importanza nella tutela della salute e della prevenzione. Il risultato più lusinghiero è rappresentato, senza ombra di dubbio, dal primo posto e dalla altissima percentuale ottenuta tra tutte le Asl pugliesi, nell’estensione dello screening mammografico che tocca la punta del 91% di tutta la popolazione femminile, bel oltre la media regionale del 48%. Alta anche la percentuale dell’adesione allo screening, il 54,69% delle donne invitate dalla Asl si presentano all’appuntamento facendo registrare nella classifica stilata, un secondo posto, il dato regionale è del 43%. Terzo posto, con percentuali un po’ più basse 30,58%, anche se superiori alla media regionale, per l’adesione ed estensione agli screening della cervice uterina, penalizzati dall’inizio tardivo rispetto a quelli mammografici per cui si lavora invece da moltissimi anni per sensibilizzare e dare risposte adeguate alle donne del territorio. In questo ambito e da molti anni ormai, c’è stato un notevole impiego di risorse umane e strumentali, volto al raggiungimento dei risultati che piazzano la Asl Brindisi ai vertici di questa classifica basata sui dati resi disponibili dalle stesse Aziende sanitarie. Gli ottimi risultati ottenuti nello screening sono anche il risultato della riorganizzazione operata nel 2015 dal dottor Alessandro Galiano in qualità di referente scientifico e dalla dottoressa Paola Ciannamea, all’epoca Direttore Generale della Asl brindisina, con la riduzione a 3 centri anziché 5 con ottimizzazione delle risorse umane e tecnologiche. Va sottolineato che anche in piena pandemia, gli screening oncologici rimandati nel periodo più caldo dell’epidemia, sono stati tutti velocemente recuperati senza troppi disagi per l’utenza.
Ma se gli screening oncologici “ridono”, la stessa cosa non si può dire per i tempi d’attesa della chirurgia oncologica. La Asl di Brindisi si piazza all’ultimo posto con un giudizio pessimo e una percentuale quasi doppia rispetto alla media regionale. Quindi se da un lato la prevenzione corre, dall’altro non c’è un’adeguata risposta “chirurgica causata da una scarsa disponibilità di personale e mezzi. Dati preoccupanti che non fanno altro che accrescere la mobilità sanitaria che ogni anno costringe, proprio a causa dei tempi d’attesa, molti pazienti a scegliere di curarsi lontano dalla propria città e che meriterebbero più attenzione per non vanificare gli sforzi compiuti in altri ambiti sanitari.

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