PAGLIARO: ENNESIMO SFREGIO, RIAPRITE L’AEROPORTO DEL SALENTO

PAGLIARO: ENNESIMO SFREGIO, RIAPRITE L’AEROPORTO DEL SALENTO

“Prigionieri del tempo e da tempo di una politica scellerata che si ricorda di esprimere la propria opinione soltanto a giochi fatti, soltanto per far vedere o capire che hanno a cuore le sorti del Salento che ancora una volta è stato escluso e messo all’angolo”. LO AFFERMA
IN UNA NOTA PAOLO PAGLIARO. “È inaccettabile che un aeroporto come quello del Salento, snodo cruciale dell’economia di questa terra -continua- sparisca nel dimenticatoio, come accade spesso, a causa di
strategie meramente commerciali che mettono l’aeroporto di Bari in prima linea.

È GRAVISSIMO CHE SU 21 AEROPORTI CHE RIPRENDONO AD ESSERE Operativi MANCHI PROPRIO QUELLO DEL SALENTO: Ancona, Bari, Bergamo-Orio al Serio,
Bologna, Cagliari, Catania, Firenze-Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino e
Venezia Tessera ricominciano a “volare” mentre al Salento ancora una volta sono stata tarpate le ali. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il Ministero della Salute prima di emanare decreto 207 del 17 maggio 2020 dovevano tener conto di situazioni che sono sotto gli
occhi di tutti: il Salento è una delle zone meno colpite dal Covid-19 perché non farlo ripartire nelle prime scelte? Capiamo l’emergenza sanitaria, la salute viene prima di tutto, ma ancora una volta, tra il silenzio del Presidente della Regione Emiliano e le scelte del Governo
possiamo soltanto evidenziare la penalizzazione del Salento.

NON VOGLIAMO IN QUESTA OCCASIONE FARE IL SOLITO ELENCO DELLE INGIUSTIZIE CHE SUBISCE IL SALENTO DALLA ALTA VELOCITÀ CHE SI FERMERÀ
A BARI ALLA STORIA INFINITA DELLA STRADA 275. Siamo stanchi di DOVER spesso ripetere che l’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e NON finisce a Bari, siamo stanchi di dover sottolineare che l’aeroporto
del Salento deve essere il punto cardine della ripresa economica del nostro territorio e che intorno alla struttura brindisina devono essere creati i presupposti di crescita e di sviluppo di una terra ancora povera di infrastrutture ma ricca di possibilità; e per questi motivi- conclude Pagliaro- porteremo la nostra protesta in tutte le sedi
opportune perché, siccome lo gridiamo da anni e rimaniamo inascoltati a causa della sordità e delle cecità di chi ci governa, pensiamo che sia giunto il momento che la voce dei salentini venga ascoltata”.

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no_fumo_torchiarolo

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