Ancora nessuna notizia in relazione al destino del parcheggio realizzato nel 2014 dall’Amministrazione Comunale nei pressi del Palazzo di Giustizia. Dallo scorso 30 agosto l’accesso è impedito da blocchi di cemento e campeggiano i cartelli con la scritta “area sottoposta a sequestro preventivo”. Il tutto, in relazione alla presenza “ingombrante” di un paio di parcheggiatori abusivi che impedivano alla Brindisi Multiservizi di far pagare la sosta. Ed a nulla sono valsi – come riferito proprio dalla polizia municipale – i numerosi interventi dei vigili urbani.
Adesso la giustizia dovrà fare il suo corso nei confronti degli indagati, ma davvero risulta incompresibile il fatto che quel parcheggio continui a rimanere chiuso. Il tutto, anche in considerazione del fatto che a giorni riprenderanno a pieno ritmo anche le udienze e quindi occorreranno davvero tanti posti-auto. Quei blocchi di cemento risultano come una sconfitta per la società civile. E’ come se si ammettesse la sconfitta nei confronti di chi non consentiva il rispetto delle regole.
E poi, francamente, ci si pone anche un altro problema: se il criterio è uguale in ogni situazione, si rischia di dover chiudere il parcheggio di via del Mare (dove la sera siamo invasi da parcheggiatori abusivi)? Oppure quello del centro commerciale Le Colonne, o ancora dell’ospedale Perrino. Anche quelle sono aree comunali ed anche lì viene imposta la regola degli abusivi. Non è con transenne e altre barriere fisiche che si combatte la battaglia per la legalità…