In occasione della Giornata Mondiale della Polio, il Rotary Club Appia Antica, il Rotary e il Festival del XVIII Secolo, hanno organizzato quattro incontri dedicati a due grandi autori: William Shakespeare e Miguel De Cervantes. Ricorre, infatti, il quattrocentenario dalla loro morte. Il primo incontro: La Dimensione” Spirituale” Ne’ La Tempesta di William Shakespeare, si è tenuto presso l’Hotel Palazzo Virgilio. La manifestazione è stata organizzata per raccogliere fondi, perché si vuole stroncare definitivamente questo tipo di malattia. Si è partiti da una situazione drammatica che comprendeva vastissime zone dell’ Africa, del Sud America e dell’ Oriente. Ma, oggi, si è vicini al traguardo e pronti per passare ad una nuova grande operazione umanitaria internazionale. Al momento attuale, la poliomenite è presente soltanto in due nazioni: Pakistan e Afghanistan, paesi difficili sotto tanti punti di vista. Il resto delle nazioni, sono state opportunamente coperte da vaccinazioni. Si vuole, quindi, arrivare ad una vaccinazione totale della popolazione giovanile. La spesa complessiva affrontata è stata di 13 miliardi di dollari. È presente, anche, uno shop online dell’ Unicef che mette in vendita le dosi di questo vaccino per tutti coloro che volessero partecipare. È stata, quindi, quindi, posizionata una scatola, nella sala dell’ Hotel Palazzo Virgilio, in cui mettere un contributo volontario, alla fine dell’ incontro.
È intervenuto, poi, il giornalista Salvatore Vetrugno che ha parlato della Tempesta di William Shakespeare. Sembrava giusto dare un piccolo contributo a 400 anni dalla morte di questo grande autore. Vetrugno chiarisce subito la volontà di tracciare un percorso alternativo alla solita presentazione. Perché scegliere la Tempesta? Perché è la meno nota delle commedie, una delle più interessanti, belle. Si mette in rilievo quanto la Tempesta sia un testo attualissimo, perché, effettivamente, stiamo vivendo in un periodo particolare. La Tempesta richiama qualcosa che stravolge, che è improvviso e noi, ogni giorno, siamo invasi da notizie tempestose. Vetrugno fa un’ analogia fra un testo scritto nel 1600 e l’ attualità di oggi. Molto interessante l’ intervento di Salvatore Vetrugno che è riuscito a incuriosire il pubblico presente, mostrando anche dei ” pezzi storici” , in bianco e nero, di una rappresentazione della commedia, con la regia del grande Strehler. Serata molto stimolante e, soprattutto, con un nobile fine umanitario. Seguiranno altri tre incontri nei prossimi giorni. Anna Consales