“PERRINO” : 85ENNE CON PROBLEMI CARDIACI ABBANDONATO PER 10 ORE SU UNA BARELLA

“PERRINO” : 85ENNE CON PROBLEMI CARDIACI ABBANDONATO PER 10 ORE SU UNA BARELLA

L’emergenza-covid non ha fatto altro che peggiorare ulteriormente la qualità del servizio offerto dall’ospedale “Perrino” di Brindisi, soprattutto in riferimento alla medicina d’urgenza. Il personale è poco e fa quello che può, ma a rimetterci la vita sono i pazienti che non riescono ad ottenere risposte immediate alle proprie esigenze di salute.

L’ultimo episodio riguarda un 85enne brindisino. I suoi familiari hanno notato qualcosa di strano nei suoi comportamenti e quindi hanno misurato i battiti cardiaci che erano schizzati alle stelle. Disperata ricerca di un cardiologo e, quando è stato rintracciato, lo stesso non ha potuto far altro che indirizzare l’anziano paziente in ospedale per un intervento che poteva essere eseguito solo lì e non in un semplice ambulatorio medico. La corsa in ospedale e il primo ostacolo: a causa dell’emergenza covid i parenti dell’anziano non hanno potuto accompagnarlo sino all’interno della struttura. L’85enne è entrato nel pronto soccorso ed è stato sottoposto a tampone poco prima di mezzogiorno. Poi una lunghissima attesa su una barella del pronto soccorso, con i problemi cardiaci ancora in atto e soprattutto a pochi centimetri di distanza da altri ammalati con al loro fianco le bombole di ossigeno. Immaginare che potesse trattarsi di sospetti ammalati-covid è il minimo che la “vittima” di questa giornata infernale potesse pensare. Finalmente alle ore 20 (quindi dopo ben otto ore di attesa, senza mangiare e senza aver ingerito una goccia d’acqua) arriva l’esito del tampone che è negativo. Ma da quel momento trascorrono altre tre ore prima che qualcuno lo accompagni in cardiologia! Per fortuna (ed è l’unico dato positivo di questa terribile esperienza) il problema cardiologico era rientrato da solo e quindi non è stato necessario alcun intervento. Ma in accettazione avevano anche omesso di scrivere che il ricovero era stato suggerito da un cardiologo che aveva anche indicato, in una apposita cartella, l’esito dell’elettrocardiogramma, qual era il problema e cosa occorreva fare.

Resta il fatto gravissimo che una persona di ben 85 anni è stata abbandonata su una barella per ore ed ore, senza alcun tipo di assistenza e per di più a stretto contatto con altre persone con problemi respiratori e quindi teoricamente contagiate dal covid.

 

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