Perrino “promosso” da AGENAS sui cesarei, FP CGIL: «Bene l’indicatore, ma servono servizi e trasparenza (a partire dalla partoanalgesia)»

Perrino “promosso” da AGENAS sui cesarei, FP CGIL: «Bene l’indicatore, ma servono servizi e trasparenza (a partire dalla partoanalgesia)»

Dopo il rilascio dei dati del Piano Nazionale Esiti (PNE) 2025 di AGENAS, l’ospedale “Perrino” si è ritrovato al centro delle cronache locali. Il punto nascita brindisino, secondo le rilevazioni AGENAS, è tra i migliori in Puglia per la riduzione dei tagli cesarei primari, con una percentuale al 17,1% (media nazionale 22%).

Sui social e nelle dichiarazioni di alcuni esponenti politici locali, il dato è stato celebrato come “eccellenza” e “vittoria” del sistema sanitario provinciale. La FP CGIL Brindisi, però, invita a non trasformare un singolo indicatore in una narrazione trionfalistica: «È un risultato importante, che riconosciamo e valorizziamo – spiega il sindacato – ma non basta a raccontare la realtà quotidiana delle donne e del personale che lavora nei reparti».

​La vera sfida, per la FP CGIL, è che la partoanalgesia sia garantita in modo strutturato e continuativo, non solo annunciata. E che dati trasparenti vengano resi pubblici anche su mobilità passiva, volumi di prestazioni, e sulla reale disponibilità di servizi come la laparoscopia, ormai standard in tutta Italia.

​Nel documento sindacale già trasmesso ai vertici aziendali, FP CGIL Brindisi descrive una situazione di carenza di personale OSS in Ostetricia e Ginecologia al “Perrino”, con effetti sulla continuità assistenziale e sui carichi di lavoro. Nella stessa nota si parla, ad esempio, di 24 posti letto in Ostetricia e di una dotazione OSS ritenuta insufficiente (9 unità in organico, 8 in servizio), con personale impiegato anche su Ginecologia in altra torre e conseguente “pendolarismo” tra reparti. Sempre nella documentazione vengono richiamate criticità organizzative (tra cui la gestione della “stanza 100” per pazienti detenuti) che, secondo il sindacato, andrebbero affrontate con soluzioni strutturali e personale dedicato

Altro capitolo: l’ospedale “Camberlingo” di Francavilla Fontana, dove l’ASL in passato ha comunicato la sospensione dei ricoveri in Ostetricia e Ginecologia. FP CGIL chiede che si esca dall’incertezza e che vengano comunicati tempi e condizioni per una riattivazione piena, perché la rete nascita provinciale non può poggiare su equilibri precari.

Da qui, la scelta della FP CGIL di porre domande pubbliche a chi magnifica risultati parziali:

  • Quando e come verrà garantita la partoanalgesia; – Quando riaprirà la UO di Ostetricia e Ginecologia a Francavilla Fontana?
  • Perché non vengono resi noti i dati sulla mobilità passiva delle donne brindisine costrette a partorire altrove?
  • Quante patologie oncologiche ginecologiche vengono trattate fuori provincia?
  • -Quanti interventi in laparoscopia vengono realmente eseguiti nella UO in questione (tecnica ormai standard in tutti gli ospedali d’Italia)?

Saremmo felici di essere smentiti con dati trasparenti e verificabili. E se così fosse, saremmo i primi a gioire di esserci sbagliati. Ma fino ad allora, continueremo a denunciare ogni forma di disinformazione e propaganda. Perché la sanità pubblica non è un terreno di consenso, ma un diritto da garantire con fatti, non con post celebrativi.

Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Brindisi                                           

Luciano Quarta       

Coordinatore Sanità FP CGIL BRINDISI Francesco Pollasto                                                                                                    

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