PEZZUTO (FEDERCUOCHI): VITA DA CUOCHI AI TEMPI DEL COVID 19

“Vita da cuoco ai tempi del covid-19”

E’ passato quasi un anno dalla chiusura dei ristoranti per la pandemia da coronavirus e molti si chiedono come è cambiata la vita degli chef aa causa della pandemia.
Mesi che pesano sui conti, spesso imprese a conduzione familiare.
Prima del lockdown, la loro comunicazione era incentrata su una narrazione atta a farci intendere che dietro ad ogni singolo piatto non ci fosse solo la formazione professionale e tanta gavetta, ma proprio un fare sistema d’azienda complessa, alle volte molto stressante, costruita negli anni.
Proprio per questo, l’Ordine degli psicologi ha avviato un progetto per aiutare gli chef in difficoltà, sottoposti a pressioni di ogni tipo.
Di fatto, la nostra categoria è stata classificata in termini di stress tra quelle più logoranti .
I cambiamenti del mondo del lavoro hanno un’incidenza profonda sul benessere delle persone e rappresentano le trasformazioni che stanno avvenendo nella società.
Le chiusure alle 18?
Non si possono cambiare le regole gastronomiche e chi ha stabilito questi orari dimostra di non conoscere il mondo della ristorazione
Uno dei capisaldi del “patrimonio italiano “.
Sicurezza? Si rinuncia a parte dei coperti per rispettare le regole.
Gel mani, termometro temperatura, cartelli da esporre, plexiglas come separatori ecc..
Per quello che ci riguarda il “coronavirus non ha orari d’arrivo “.
I bar, ristoranti, pizzerie e tutto il mondo del food mady Italy vanno lasciati aperti fino alle 24. E spiego il perchè.
La categoria della ristorazione in generale rappresenta il 13 % del PIL e chi fa ristorazione in questo momento lo fa solo per la passione .
L’asporto ?
I ristoranti sono diversi da chi fa gastronomia d’asporto (bar,pizzerie,pasticcerie).
Io se dovessi ordinare uno spaghetto d’asporto non lo farei per due motivi. Per prima cosa sarebbe un’offesa a chi lo prepara e poi a chi dovrebbe mangiarlo a casa.
La nostra categoria è nata per fare da mangiare in un certo modo e per inpiattare a regola d’arte .
Risparmi degli italiani ?
Mancano un miliardo di euro nelle casse dei ristoratori e dello Stato solo nel periodo natalizio appena trascorso .
Capisco che si sta facendo uno sforzo, ma a questo punto accantoniamo il debito pubblico fino a fine pandemia e diamo sostegno a tutti.

Gianfranco Pezzuto
Presidente provinciale Cuochi Brindisini

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