PIANO DI AZIONE LOCALE 2014/2020 – PRESENTATE AD OSTUNE LE STRATEGIE DI SVILUPPO

Piano di Azione Locale 2014/2020: le strategie integrate per lo sviluppo del territorio nei sette Comuni del GAL Alto Salento 2020 SRL

Sono state presentate durante la conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata di oggi, venerdì 20 aprile, presso Palazzo San Francesco, le strategie integrate per lo sviluppo del territorio tracciate dal Piano di Azione Locale 2014/2020. Rientrato nelle prime dieci realtà finanziate, il GAL Alto Salento 2020 ha a disposizione una somma di circa sette milioni di euro per attuare le strategie integrate che mirano alla crescita economica di un territorio esteso e altamente diversificato. Punta dunque allo sviluppo dei Comuni di Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica, Brindisi, San Vito dei Normanni, Villa Castelli e San Michele Salentino, il Piano di Azione Locale con cui il GAL Alto Salento si è candidato per vedere finanziati i numerosi interventi, calibrati sulle esigenze specifiche di ciascun territorio. A seguito di 3 seminari informativi incentrati sulle opportunità inserite nel Piano di Sviluppo Regionale, 14 incontri di consultazione partecipata, 8 incontri sulla progettazione partecipata e dopo aver raccolto i feedback di 113 questionari somministrati, è stata definita la Strategia di Sviluppo e redatto il Piano di Azione Locale per il periodo 2014/2020.

Coordinata da Gianfranco Coppola, Sindaco di Ostuni, nonché Presidente del GAL Alto Salento e dal neo direttore Gianfranco Ciola, la conferenza ha visto la partecipazione di Enzo Epifani, membro del CDA per la città di Carovigno; di Giovanni Nardelli, presente in qualità di delegato istituzionale del Comune di Brindisi; di Mimmo Rogoli, responsabile della Fondazione Dieta Mediterranea.

«Il percorso che ha condotto alla stesura del nuovo Piano di Azione Locale è stato in salita – dichiara il Presidente Gianfranco Coppola – ma alla fine si è riusciti a mettere a punto una serie di interventi mirati alla crescita specifica di ciascun territorio. Porgo ufficialmente i miei auguri a Gianfranco Ciola, che attraverso un bando a evidenza pubblica è risultato il miglior candidato per ricoprire questo delicato ruolo».

«Ringrazio tutti coloro che animano l’attività del GAL e che hanno lavorato alla stesura del PAL 2014/2020 con l’obiettivo unico – dichiara il Direttore Gianfranco Ciola – di contribuire concretamente alla crescita economica del nostro territorio. Il tema su cui l’intero piano di sviluppo si concentra è quello della tutela e del paesaggio e delle sue peculiarità. Bisogna innovare per meglio preservare le ricchezze di cui siamo i fortunati e temporanei proprietari. Sono stati già effettuati diversi interventi grazie al lavoro svolto sinora, dobbiamo continuare a favorire la destagionalizzazione turistica grazie all’attenzione che rivolgiamo a misure di tipo conservativo, che preveda l’azione sinergica delle varie realtà di settore. È la prima volta che il GAL Alto Salento si occupa di finanziamenti mirati alla crescita del settore dell’itticoltura e della pesca, una nuova sfida che coinvolge in maniera diretta tutti gli attori di quella che è un’importante filiera produttiva, da tempo penalizzata dalla crisi economica e dalla mancanza di politiche specifiche. Tutti i dettagli del Piano di Azione Locale saranno svelati – conclude il Direttore Ciola – durante l’incontro che si svolgerà questo pomeriggio alle ore 18 presso l’ex Macello cittadino, struttura diventata tempo fa la sede operativa del GAL Alto Salento».

Individuato l’ambito tematico “Cura e tutela del paesaggio rurale e costiero per il sostegno di un turismo lento e consapevole”, è stato delineato l’elenco dei fabbisogni dei singoli territori e sono state tracciate le linee guida per l’attuazione puntuale dei progetti ideati.

Sei le azioni previste dal piano strategico di sviluppo locale. Al primo posto (Azione 1) troviamo gli interventi per la tutela e la riqualificazione paesaggistica delle aree rurali e costiere, da attuare attraverso il ripristino di elementi naturali e identitari del paesaggio dell’Alto Salento nell’entroterra e degli habitat naturali e culturali presenti lungo la fascia costiera.

Il recupero degli elementi appartenenti al patrimonio storico, culturale e naturalistico a servizio del turismo lento, rappresenta l’oggetto dell’Azione 2, che si concentra sulla creazione di itinerari di collegamento tra i centri abitati dell’Alto Salento e quelli di lunga percorrenza, attraverso il ripristino di tracciati come la via dell’Acquedotto, la Francigena del Sud o la Traiana, che ricadono nei territori di riferimento. Nell’ambito della stessa azione vi è inoltre il recupero di quegli elementi paesaggistici tipici di proprietà pubblica, come ad esempio edicole votive e fontanili, presenti lungo sentieri e itinerari storico-culturali e naturalistici.

La qualificazione delle imprese del settore turistico dell’Alto Salento, rappresenta l’Azione 3 prevista dal PAL 2014/2020 e prevede l’avvio di Start up legate ad attività connesse alla fornitura di servizi innovativi per la fruizione sostenibile delle aree rurali e costiere del territorio. A beneficiarne potranno essere persone fisiche, microimprese e piccole imprese che avviano nuove attività extra-agricole nelle aree rurali, oltre agli agricoltori che diversificano la loro attività, anche adeguandosi agli standard di sostenibilità energetica e ambientale. Tra gli interventi connessi allo sviluppo delle imprese operanti nel settore turistico, troviamo quelli a sostegno dell’attività di pescaturismo, che contemplano la possibilità di operare investimenti per l’acquisto, l’installazione e la sostituzione di attrezzature e complementi necessari a rendere le imbarcazioni adeguate ai servizi di tutela dell’ambiente e alle attività didattiche legate alla pesca. A beneficiarne saranno gli imprenditori ittici, in forma singola o associata, che troveranno convergenza in una rete virtuale per la vendita diretta dei prodotti ittici locali.

L’Azione 4 prevede la concretizzazione di accordi intersettoriali di filiera per favorire l’aggregazione dell’offerta e il recupero di varietà vegetali e razze animali a rischio estinzione. Tali interventi andranno a vantaggio di associazioni di imprese, Fondazioni, Enti pubblici, micro imprese artigiane, istituzioni scolastiche, università, cooperative sociali, associazioni ONLUS e di volontariato, associazioni di promozione culturale e sociale, Gruppi di acquisto solidale.

Attuare una campagna di sensibilizzazione per la tutela del paesaggio che preveda incontri tra ordini professionali, come architetti, ingegneri, agronomi, geometri, tecnici comunali, operatori economici e associazioni è l’obiettivo dell’Azione 5. Si intendono definire regole volte alla salvaguardia del paesaggio agrario in linea con le direttive europee, finalizzate a definire un Piano condiviso per la gestione dei paesaggi della Piana degli oliveti monumentali, della Murgia dei trulli e della Campagna brindisina. Nell’intento di informare e sensibilizzare gli operatori agricoli, agrituristici e turistici sulle opportunità derivanti dalla tutela del paesaggio e sui vantaggi dell’adozione di buone pratiche nella predisposizione di servizi per la mobilità lenta, verranno calendarizzati seminari, momenti di studio sull’offerta turistica sostenibile, sull’accoglienza e sui servizi per la fruizione delle risorse ambientali, culturali, volti a consolidare rapporti di partenariato e a definire nuove offerte turistiche, in linea con le valenze paesaggistiche dell’Alto Salento. Nell’ambito della stessa misura il PAL intende inoltre dare vita a uno spazio fisico attrezzato che supporti l’attività di quanti, soprattutto tra i giovani, intendono avviare un’impresa a carattere sociale e ambientale, offrendo servizi di supporto e accompagnamento alla costituzione di nuove realtà imprenditoriali.

L’ultimo segmento del Piano di Azione Locale 2014/2020 va a beneficio di agricoltori, microimprese e persone fisiche ed è costituito dall’Azione 6, che prevede il riconoscimento di un sostegno economico come premio per la costituzione e l’avvio di una Start up che si occupi della risoluzione di bisogni sociali espressi dalla comunità locale. Dalla didattica ai servizi per la persona, dall’agricoltura sociale alla gestione del verde pubblico, dallo sviluppo di prodotti e servizi per la conversione ecocompatibile del territorio alla tutela del paesaggio, il Piano prevede di fornire aiuto alle imprese per lo sviluppo di attività extra agricole rivolte al sociale.

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